Kirsty Coventry è la nuova presidente del CIO: la prima donna in 130 anni

Nuotatrice, campionessa, politica, chi è la prima donna presidente del Comitato Olimpico Internazionale

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Kirsty Coventry ha vinto. Ma questa volta la nuotatrice dello Zimbabwe non si è cimentata in nessuna gara sportiva, né le è stata conferita alcuna medaglia da aggiungere alle già numerose conquistate. Questo perché Kirsty Coventry ha vinto le elezioni per la presidenza del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale.

Le elezioni e il primato

Le elezioni, svoltesi in Grecia, a Navarino, hanno decretato la vittoria della quarantunenne al primo scrutino, unica donna fra i sette candidati. Questa è una svolta storica perché la Coventry è la prima donna in 130 anni a ricoprire la carica di presidente del CIO, oltre che essere la prima africana. Per di più si tratta di una personalità di spicco all’interno dell’ambiente olimpico e sportivo.

La vita e i successi di Coventry

Kirsty Coventry, infatti, ha dedicato la sua intera vita allo sport. Campionessa di nuoto specializzata nel dorso, ha vinto tre medaglie (di cui una d’oro) ai giochi olimpici di Atene nel 2004 e 4 (una d’oro e tre d’argento) ai giochi di Pechino del 2008, e fra il 2008 e il 2012 ha detenuto il record del mondo dei 200m dorso in vasca lunga.

Nei Mondiali di vasca corta del 2008 invece ha vinto quattro medaglie d’oro e una di bronzo. Per di più, è stata nominata per ben due volte portabandiera del suo paese per le olimpiadi del 2012 e del 2016. Successivamente la Coventry è stata eletta nel 2018 anche ministro della gioventù, dello sport, dell’arte e del tempo libero dello Zimbabwe. 

La vittoria e il discorso

L’ex nuotatrice è stata eletta dal conclave olimpico con 49 voti, che per i 97 votanti rappresenta il quorum, superando lo spagnolo Juan Antonio Samaranch jr. e l’inglese Sebastian Coe, i principali favoriti. Nel suo discorso, tenuto dopo aver vinto le elezioni, Kirsty Coventry ha puntato sull’emancipazione degli atleti, sulla diversità, sull’uguaglianza di genere e sulla delicata questione del reintegro all’interno della comunità olimpica degli atleti russi e bielorussi. L’ex nuotatrice entrerà ufficialmente in carica il 24 giugno 2025.

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