Consiglio europeo, Meloni sceglie la mediazione: restano tensioni sul ReArm nel centrodestra

La giornata odierna è cruciale per definire la posizione del Parlamento italiano in vista del Consiglio europeo. La mediazione di Meloni all'interno della maggioranza cerca di mantenere coesa la coalizione. Allo stesso tempo, l'opposizione è alla ricerca di una linea unitaria, mentre spiccano importanti sviluppi diplomatici internazionali che potrebbero influenzare le decisioni dell'Europa

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La giornata politica odierna prevede importanti sviluppi nei lavori parlamentari italiani in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles i prossimi giovedì e venerdì. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa oggi al Senato per presentare le comunicazioni in vista dell’importante appuntamento. In questo contesto, la maggioranza di centrodestra, guidata dalla Premier, ha trovato un’intesa sulla risoluzione da votare. Un punto centrale di mediazione ha riguardato la Lega: nella bozza della risoluzione del centrodestra non compare alcun riferimento esplicito al piano “ReArm Europe”, promosso da Ursula von der Leyen.

Questa scelta sembra essere una concessione a Matteo Salvini, che aveva espresso dubbi sul piano. Fonti riportano che proprio il leader della Lega considererebbe il ReArm un’iniziativa ancora in fase embrionale e non negoziata adeguatamente, sottolineando la necessità di indirizzare meglio le politiche europee.

Meloni, la mediazione e lo scenario italiano ed europeo

La linea adottata dal centrodestra nella risoluzione si concentra sul rinforzo agli Stati nell’ambito della NATO, escludendo l’ipotesi di nuovo debito per finanziare il piano europeo. La quadra è stata trovata attraverso la mediazione di Giorgia Meloni, con il contributo di Foti che ha trattato con i capigruppo e la Presidente del Consiglio che ha sentito direttamente i leader della coalizione. L’obiettivo è evitare separazioni interne in un momento in cui l’opposizione appare divisa.

Sul fronte dell’opposizione, in particolare del PD, le trattative interne sono state intense per tutta la giornata di ieri e un summit decisivo tra i gruppi parlamentari è previsto per stamattina. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, mantiene una linea dura, ritenendo che il piano di von der Leyen debba essere “radicalmente cambiato“.

Un altro tema rilevante che sarà affrontato nella risoluzione del centrodestra è la guerra in Ucraina. Su questo punto, si prevede che Meloni otterrà un richiamo ben definito al ruolo degli Stati Uniti e del Presidente Trump al tavolo dei negoziati. Non a caso, oggi dovrebbe tenersi una telefonata tra il Presidente Putin e quello americano, un colloquio potenzialmente in grado di aprire una nuova fase nel conflitto.

In questo scenario, la Premier si prepara a un possibile bilaterale alla Casa Bianca con gli Stati Uniti, un incontro che potrebbe affrontare non solo la questione ucraina ma anche argomenti economici come i dazi. Questa missione sarà l’ultima coordinata dall’ambasciatrice italiana negli USA, Mariangela Zappia, prima del suo avvicendamento previsto in tarda primavera.

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