Mariolina Venezia e la lite con Vanessa Scalera: “La mia era solo una provocazione” |INTERVISTA

Il personaggio di Imma Tataranni, interpretata da Vanessa Scalera, è stato creato da Mariolina Venezia, ma cosa ne pensa la scrittrice di questa quarta stagione? Ci ha spiegato anche che non avrebbe mai immaginato che potesse nascere quel caos durante la conferenza stampa

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Mariolina Venezia è la mente che ha dato vita a Imma Tataranni, la protagonista della fortunata serie Rai tratta dai suoi romanzi. Oggi, a differenza della prima stagione, non firma più le sceneggiature. Un cambiamento che, secondo molti spettatori, si riflette anche nell’evoluzione della serie, che sembra essersi allontanata dallo spirito originario dei libri.

Imma Tataranni, come l’ha concepita Venezia, è un personaggio fuori dagli schemi: una donna libera, combattiva, alla ricerca della propria indipendenza. Fin dalla sua prima apparizione sullo schermo, sei anni fa, è riuscita a conquistare un pubblico trasversale, diventando un modello in cui molte donne si sono riconosciute.

In occasione della conferenza stampa per la quarta stagione della serie, Venezia ha avuto un confronto acceso con l’attrice protagonista, Vanessa Scalera. Oggi, abbiamo avuto l’opportunità di rivolgere alcune domande alla scrittrice che chiarisce: nessuna polemica, solo una provocazione.

Sta seguendo la nuova stagione in onda? È soddisfatta di questa quarta serie?

Non la guardo mai quando va in onda. La guardo poi dopo, quando si tratta di lavorare sulla nuova serie, per una questione di continuità, quindi non saprei rispondere. Avrò modo di verificare a tempo opportuno…

Le stagioni precedenti l’hanno convinta? Ha apprezzato l’evoluzione dei suoi personaggi?

Come ho già detto in altre interviste, lavorando all’adattamento ho cercato di salvaguardare soprattutto le caratteristiche del personaggio principale, Imma Tataranni. Di farne una donna autorevole, capace di prendersi le sue responsabilità, di non piagnucolare, di non farsi prevaricare. Di avere anche il coraggio di sbagliare, a volte. Importante era anche il personaggio di Valentina: per me è un’idealista, portatrice di una morale superiore a quella di sua madre.

Se Imma crede nella giustizia, la mia Valentina crede nell’umanità. Con Pietro, volevo dare un modello maschile positivo, anche se con le sue debolezze. Per quello che viene fuori nella serie, sono la persona meno adatta a esprimere un giudizio. Io ce l’ho messa tutta, e spero che andando avanti l’identità dei personaggi e i messaggi che ho voluto lanciare restino coerenti. 

Molti fan hanno criticato la rappresentazione del rapporto tra Imma e Calogiuri nella quarta stagione. Secondo alcuni, Imma è stata “snaturata”. È d’accordo? Ha visto la seconda puntata?

Come dicevo prima, non ho ancora visto niente. Ho letto i commenti sui social, quello sì.

In conferenza stampa c’è stato un momento di tensione con Vanessa Scalera. Si è pentita di qualcosa? Avete avuto modo di chiarirvi?

Mi dispiace che la cosa sia stata vissuta come una discussione o addirittura una lite. Non era nelle mie intenzioni, ho solo risposto alla domanda della giornalista.

Oltre che una sceneggiatrice, sono una scrittrice, abituata a parlare alle presentazioni dei libri, e a volte a lanciare delle provocazioni, che in genere vengono raccolte con un sorriso e una riflessione. Da parte mia non c’è mai stato niente contro Vanessa Scalera.

Col senno di poi, si è pentita di aver ceduto i diritti dei suoi romanzi? Le sarebbe piaciuto avere un ruolo più centrale nella sceneggiatura?

Non mi sono affatto pentita di aver ceduto i diritti. I miei romanzi sono diventati una serie di successo, come speravo. E ho potuto guadagnare dei soldi, che mi servono per vivere, visto che questo è il mio mestiere e non ho altre fonti di reddito. Sicuramente, essendo una sceneggiatrice, oltre che una scrittrice (ndr formata al Centro Sperimentale di Cinematografia e nei corsi Rai), e avendo lavorato in Rai su molte fiction prima di Imma Tataranni, avrei preferito continuare ad avere un ruolo centrale nella scrittura, com’è stato nella prima stagione, dove firmo tutte le sceneggiature. E’ lì che ho impostato il modo in cui i vari personaggi parlano, si muovono e pensano, e i loro rapporti reciproci.

Come immagina il finale della serie? Vorrebbe che seguisse la linea dei suoi romanzi o sarebbe disposta ad accettare un cambio di rotta, magari con un ritorno di Imma con Pietro? Non sarebbe un passo indietro rispetto all’emancipazione della protagonista?

Come ho già fatto presente più volte, non ho potere decisionale, quindi quello che vorrei è poco influente. Io ho detto quello che avevo da dire nei libri, dove ho voluto disegnare un modello di donna, di uomo e di coppia che rinnovasse il modo di raccontare la società in cui viviamo. Ho cercato di salvaguardare queste prerogative anche all’interno della serie. Sul risultato finale, ho fiducia nella Rai, un grande servizio pubblico col quale ho sempre collaborato con entusiasmo. E ancora di più nel pubblico. Vedo che sa cogliere anche le sfumature.

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