Festa della donna: il corteo a Roma di Non una di meno

A Roma, per la festa della donna, Non una di meno ha organizzato un corteo per lottare per la parità e contro la violenza

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“Lotto, boicotto, sciopero“: è questo lo slogan per il corteo che si è svolto questa mattina, 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della donna. L’associazione Non una di meno ha voluto organizzare in 60 città italiane delle proteste pacifiche per lottare contro il patriarcato e la violenza. Un modo per far sentire la propria voce in una giornata simbolo dell’uguaglianza che dovrebbe fare da timone a tutte la altre.

Il corteo ha avuto il suo principale punto di incontro a Roma, ma altri aggregati dell’associazione hanno deciso di manifestare in altre grandi città italiane per dire no alla violenza sulle donne, ma anche per lottare per la parità.

Il corteo per la festa della donna

Il corteo a Roma è partito da piazza Vittorio Emanuele ed è arrivato fino al Colosseo, circa 20 mila persone si sono riunite per dire no al patriarcato e per sperare in un mondo paritario. Ciò non riguarda solo la divisione dei lavori casalinghi, ma i tanti ambiti in cui le donne vengono considerate “di serie B”. Tra i temi che più sono a cuore: la parità salariale che ancora non è stata raggiunta, ma anche la violenza sulle donne: ogni anno 100 di queste perdono la vita a causa di un delitto passionale.

Diversi gli slogan urlati durante il corteo o esibiti durante la manifestazione: “Scioperiamo dal lavoro precario, dal lavoro sottopagato delle donne“. Diversi i messaggi importanti che sono veicolati. Lo scopo della manifestazione è quello di far sentire la propria voce, di non stare in silenzio. Purtroppo nella nostra società il divario che c’è tra uomo e donna ancora non è stato abbattuto e spesso, a causa di questo, spesso i maschi pensano di poter prevaricare sulle femmine. Il grido di Non una di meno combatte proprio ciò: arriverà il momento in cui non si parlerà più di femminicidi e non ci sarà più bisogno di rimarcare quanto le donne vengano svantaggiate.

Gli slogan per la festa della donna

Tra gli slogan più accattivanti e provocatori circolati ci sono: “Se non te la do non te la prendere“, “Il lavoro di cura è lavoro (pagatece)“, “Sorella non sei sola“, “Cuori accesi, fasci appesi“, “Più Trans meno Trump”.

Poi non sono mancati i riferimenti alla politica italiana, ma anche qualche ricordo dedicato a Giulia Cecchettin che ha perso la vita a causa del suo ex Filippo Turetta, a pochi giorni dalla laurea: “Giulia è viva e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai“.

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