Dal 26 febbraio scorso, giorno del ritrovamento dei cadaveri di Gene Hackman e sua moglie Betsy Arakawa, la città di Santa Fe negli Stati Uniti è rimasta teatro di un giallo che sembrava impossibile da risolvere. Due coniugi, sposati da 34 anni, morti nella loro lussuosa abitazione, ritrovati in due stanze separate e con evidenti segni di decomposizione. Nessuna particella di monossido di carbonio nell’aria, né segnali che farebbero pensare ad un’irruzione nell’abitazione privata.
La carriera fortunatissima a Hollywood di lui ha ovviamente attirato l’attenzione sul caso, che in poco tempo è divenuto uno degli argomenti più affrontati a livello mondiale. Dopo un primo momento di incertezza, in cui sembrava che l’esame autoptico potesse richiedere settimane prima di essere concluso, sembrerebbe che il caso Hackman sia giunto finalmente ad una conclusione.
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Nessun omicidio o morte sospetta, i due coniugi sono morti per cause naturali, in due momenti diversi e per ragioni non collegate tra loro. Questo è il risultato sconvolgente dell’autopsia condotta sui corpi di Hackman e Arakawa, che ha portato alla luce un quadro inaspettato e piuttosto particolare. La prima a morire sarebbe stata la donna, uccisa dall’Hantavirus, una patologia respiratoria gravissima che si contrae da escrementi di topo infetti, mentre a qualche giorno di distanza si è spento anche il 95enne, stroncato da un infarto.
Caso Hackman, il risultato dell’autopsia
Il giallo di Santa Fe sembrerebbe risolto, anche se la scoperta delle solitarie e terribili morti dei due coniugi ha sicuramente sconvolto la comunità. Arakawa avrebbe trascorso normalmente gli ultimi giorni della sua esistenza. Secondo quanto raccolto delle forse dell’ordine Usa, lo scorso 9 febbraio la donna si era recata da un veterinario per recuperare la sua cagnolina, Zina, che aveva subito un piccolo intervento. L’animale si trovava quindi in gabbia e si presume che sia per questo che sia morta, a causa dell’impossibilità di procurarsi cibo e acqua.
Due giorni dopo, la donna aveva lasciato l’abitazione per svolgere delle commissioni e da quel momento non sarebbe stata più vista. Si presume, dunque, che intorno a questo periodo sia sopraggiunta la sua morte a causa dell’aggravarsi dell’Hantavirus. Per quanto riguarda le pillole trovate nelle vicinanze del corpo, gli investigatori hanno scoperto che si trattava di medicazioni per la tiroide, del tutto scollegate con la morte delle due vittime.
Circa una settimana dopo Arakawa sarebbe deceduto anche Hackman a causa di problemi di cuore. Il 17 febbraio, il pacemaker dell’attore aveva dato indicazioni della sua morte. Si ipotizza, visto lo stadio avanzato dall’Alzheimer che affliggeva l’attore, che questo non si sia reso conto della morte della moglie.
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