Consiglio europeo, Von der Leyen: “Siamo ad un momento spartiacque per l’Europa e Kiev”

Il Consiglio europeo straordinario sulla guerra in Ucraina e sulla necessità di riarmare l'Europa ha avuto inizio a Bruxelles, alla presenza anche del premier Giorgia Meloni. I lavori si concluderanno in tarda serata, dopo due sessioni specifiche sulle problematiche da affrontare

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Il Consiglio europeo straordinario ha avuto inizio a Bruxelles, alla presenza dei rappresentati dei 27 Stati membri e del leader ucraino Volodymyr Zelensky. La seduta si è aperta con uno scambio di vedute con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, a cui ha fatto seguito un pranzo di lavoro con il presidente di Kiev e poi due sessioni di lavoro a 27 che si concentreranno sulla guerra in Ucraina e la difesa europea. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata all’Europa Building, per prendere parte al vertice.

Tra i primi a prendere la parola nel punto stampa congiunto che ha preceduto l’inizio dei lavori al vertice, la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, che ha voluto sottolineare che quello attuale “è un momento spartiacque per l’Europa e l’Ucraina come parte della nostra famiglia europea“. La leader tedesca ha quindi nuovamente ribadito la necessità per l’Europa di proteggersi e al contempo continuare a lavorare per una pace duratura e giusta.

Vogliamo una pace con la forza, ed è per questo che oggi presento ai leader il piano di riarmo dell’Europa“, ha dichiarato la presidente della Commissione Ue, spiegando che il piano di riarmo da lei presentato serve sia a offrire agli Stati membri la possibilità di investire nell’industria della difesa ucraina o di procurarsi capacità militari che vanno direttamente all’Ucraina. Un pensiero che ha trovato la sponda del Presidente del Consiglio Ue, Antonio Costa, che ha definito gli attuali cambiamenti geopolitici come “una grande opportunità per costruire l’Europa della difesa“.

Consiglio europeo, Tusk: “Russia perderà la corsa agli armamenti”

Il primo ministro polacco, Donald Tusk, poco prima di entrare all’Europa Building, ha dichiarato di ritenere sempre più necessaria un’alleanza tra Ue e Usa, in quanto “anche se dall’altra parte non sempre si percepisce un forte interesse in tal senso, dobbiamo comunque fare la nostra parte ed essere un alleato affidabile per gli Stati Uniti e per tutti gli altri membri della Nato“.

Donald Tusk
Donald Tusk, primo ministro della Polonia

Tusk ha poi ricordato le sfide completamente nuove che l’Europa deve affrontare, sia per il nuovo approccio della politica americana che per la corsa agli armamenti della Russia. L’Europa, quindi, deve imparare a rispondere e comprendere che il riarmo deve essere una delle priorità da perseguire, affinché “la Russia perda questa corsa agli armamenti, proprio come l’Unione sovietica perse una corsa simile 40 anni fa“.

Parlando della proposta della Francia sullo scudo nucleare, il premier polacco ha ricordato come questa non sia una proposta del tutto nuova, ma che ad oggi è anche corretto considerarla, soprattutto nell’ottica di una difesa comune che renda l’Europa “davvero in grado di vincere qualsiasi confronto finanziario, economico o militare con la Russia“.

Consiglio europeo, Scholz: “Assicurare che il supporto Usa venga garantito negli anni”

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha sostenuto che nel corso del Consiglio europeo bisognerà discutere sia del sostegno finanziario all’Ucraina sia della necessità che gli Usa continuino a sostenere la difesa dell’Ucraina. “Questa deve essere la priorità per creare le condizioni per una pace giusta ed equa“, ha dichiarato, per poi aggiungere di voler affrontare anche lo spinoso tema delle spese militari da svincolare dal Patto di stabilità.

Scholz ha sottolineato di propendere per una decisione che non riguardi solamente i prossimi uno o due anni, ma di voler portare al tavolo una decisione che lasci liberi gli Stati di spendere per la difesa quanto ritengono giusto. “Per questo motivo, dobbiamo anche mirare a  una modifica delle normative europee a lungo termine“, ha spiegato, per poi chiarire di non essere favorevole ad un finanziamento di queste spese attraverso la creazione di nuovo debito europeo.

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