Questa notte ci sarà la cerimonia per la consegna degli Oscar e da quest’anno le regole sono ufficialmente cambiate. E’ già passato un po’ da quanto è stato deciso che sarebbero stati considerati candidabili solamente i film che si sarebbero dimostrati inclusivi. Ma questa regola non riguarda la tematica, ma la realizzazione della pellicola in senso generale.
Infatti, non basta che uno dei protagonisti del cast appartenga ad un gruppo etnico meno rappresentato. Queste regole riguardano anche le tematiche affrontate, e non solo, pure il cast in senso lato, di cui fanno parte tutte le figure che ci lavorano dietro le quinte.
Oscar 2025: cosa cambia da quest’anno
L’Academy ha imposto 4 criteri da seguire a partire da questa edizione degli Oscar. Basta rispettarne almeno due, altrimenti il proprio film non può rientrare nella famosa cinquina. Gli scopi per il quale è stata presa questa decisione sono molteplici. Innanzitutto per essere più inclusivi, permettendo ad alcune categorie di essere maggiormente rappresentate. Ma poi anche per cercare di stimolare la fantasia e spingere a raccontare storie nuove, mai trattate finora.
La regola quindi impone che: almeno un attore protagonista o non protagonista faccia parte di un gruppo razziale o etnico minoritario; o il 30% del cast debba appartenere ad almeno due categorie tra quelle sottorappresentate (donne, persone appartenenti a gruppi razziali differenti, Lgbt+, disabili a livello cognitivo o fisico, sordo o ipoudenti), o anche trama o tematiche del film devono parlare di una di queste categorie.
Questa regola dell’inclusività vale, però, anche per lo staff che lavora al film: produzione, stagisti e casa di distribuzione devono seguire lo stesso modello, altrimenti il film potrebbe essere escluso dall’ambita premiazione.
Sono giuste le nuove regole imposte agli Oscar 2025?
Quando sono state decise e diffuse queste nuove regole c’è stato molto clamore. C’è chi sostiene che si stia “esagerando” e chi pensa anche che questa decisione possa creare l’effetto opposto. Magari da una parte ci potrebbe essere minore naturalezza nell’inglobare persone appartenenti ad un’altra categoria, ma l‘obiettivo dell’Academy guarda lontano.
Così facendo, infatti, si creerà un cambiamento. Se da una parte, per i primi anni, le produzioni faranno fatica ad ottenere “l’incastro perfetto“, dovendo compiere importanti scelte; dall’altra, con il passare degli anni, tutto ciò diverrà naturale. Prima o poi non ci sarà più bisogno di tenere in mente questa regola, che ad oggi potrebbe apparire “surreale“.