In migliaia si sono radunati stamane per assistere al rito funebre in ricordo dei membri della famiglia Bibas. Una folla di persone si è riversata in strada con striscioni e bandiere israeliane per assistere al passaggio del corteo funebre, che ha sfilato per le vie del kibbutz Nir Oz, da cui la famiglia proveniva. Il convoglio di veicoli è partito da Rihon Letzion, nel centro del Paese, per dirigersi verso il cimitero di Tsoher, nel sud. La cerimonia funebre avrà luogo invece in forma privata, nei pressi della casa della famiglia.
I corpi di Shiri Bibas e dei suoi due bambini, Kfir e Ariel, sono stati riconsegnati senza vita a Israele la scorsa settimana, nell’ambito degli scambi di prigionieri previsti dagli accordi della prima fase della tregua. La vicenda della famiglia è presto divenuta in Israele simbolo dell’impegno del governo Netanyahu per il ritorno degli ostaggi.
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Yarden Bibas, padre dei due bambini, rapito anche lui il 7 ottobre e rilasciato vivo a inizio mese, ha espresso gratitudine per la vicinanza e il supporto ricevuti dai connazionali. “Vi vediamo e vi sentiamo, e siamo commossi e rafforzati da voi“, ha fatto sapere la famiglia in una dichiarazione rilasciata prima dell’inizio del corteo.
Hamas: “Bibas morti in un raid”, ma l’autopsia israeliana non rileva ferite compatibili sui corpi
La travagliata storia della restituzione delle salme della famiglia aveva fatto crescere la tensione dopo che, al momento della consegna, Hamas aveva fatto trovare la salma di una donna palestinese al posto di quello di Shiri, mettendo a repentaglio il proseguimento degli accordi.
Dopo la minaccia di Tel Aviv, il corpo di Shiri è stato infine consegnato da Hamas, che ha ammesso di un possibile “scambio di corpi“. Secondo il governo di Gaza, i Bibas sarebbero morti pochi giorni dopo il rapimento, rimanendo uccisi in un raid israeliano. Le perizie eseguite sulle salme sembrano però contraddire questa versione, dal momento che i corpi non riporterebbero ferite compatibili con un bombardamento.
Il ritorno a casa degli ultimi membri della famiglia, dopo diversi momenti di tensione, ha ripristinato l’andamento degli accordi tra Tel Aviv e Gaza. Secondo due fonti di Hamas è prevista per domani la liberazione dei 620 detenuti palestinesi, che sarebbero dovuti tornare a casa sabato scorso, ma il cui rilascio è stato sospeso per via del mancato rinvenimento della salma di Shiri Bibas.
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