E’ tempo di un’inedita esposizione dedicata a Pino Daniele. La città di Napoli, patria del cantautore, ospiterà dal 20 Marzo al 6 Luglio una mostra che omaggerà il grande artista nella Sala Plebiscito e nella Sala Belvedere di Palazzo Reale.
L’esposizione, intitolata Spiritual, ha l’intento di celebrare i 70 anni dalla nascita di Pino Daniele e i 10 anni dalla sua scomparsa. L’Obiettivo della mostra è rievocare le origini artistiche del cantautore napoletano oltre che la sua visione musicale spirituale, poetica, romantica e sognatrice.
Attraverso contenuti audiovisivi, documenti inediti, materiali d’autore e oggetti strettamente personali legati alla carriera di Pino Daniele, viene raccontata per la prima volta la storia artistica di un grande cantautore italiano, amato non solo dai suoi concittadini napoletani ma bensì da un pubblico di fama nazionale e internazionale. Ogni elemento esposto contribuisce a delineare il musicista e l’uomo che era, sottolineando come l’eredità di Pino Daniele vada oltre la musica, essendo stato in grado di fondere tradizioni diverse in una unica armonia.
Gli obiettivi della mostra “Spiritual”
I materiali esposti e le istallazioni scenografiche concesse dalla Fondazione Pino Daniele hanno l’obiettivo di documentare la carriera musicale oltre che l’esperienza umana dell’artista, ripercorrendo la sua storia.
Lo scopo dell’esposizione “Spiritual” è quello di sollecitare l’animo delle persone e perseguire l’impegno dichiarato dallo stesso Pino Daniele quando ancora in vita: “La musica esprime socialità”. L’obiettivo infatti è quello di portare i visitatori a guardare dentro sé stessi e a dare valore alle proprie azioni. Infatti, il cantautore napoletano tentava costantemente di dare un significato ai suoi gesti, per tale ragione era definito un essere “spirituale”.
A promuovere l’evento è la Fondazione Pino Daniele, con il Ministero della Cultura, Palazzo Reale, Regione Campania e il Comune di Napoli. E’ prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la media partner di Rai con la collaborazione di Rai Teche, Archivio Luce e con Fondazione Campania dei Festival. Ed infine curata da Alessandro Daniele e organizzata da Alessandro Nicosia.
La connessione con il “Blues” e la città di Napoli
“Spiritual” affronta la connessione con la musica blues. Questo genere si manifesta spesso nelle opere di Pino Daniele, a partire dalla struttura musicale, i temi, l’improvvisazione e l’espressività emotiva.
Il blues affonda le sue radici nella musica spirituale africana, la quale vede come suo elemento chiave l’improvvisazione. Quest’ultima è dunque cuore pulsante anche del genere degli anni ‘70, nonché della filosofia musicale del cantautore napoletano, il quale “improvvisava con istintività”.
Napoli è radice dell’arte di Pino Daniele, è specchio della sua identità umana e artistica. Al contempo il cantautore è stato, ed è, espressione di questa città, portando la tradizione napoletana oltre i confini italiani.
Temi e suddivisioni della mostra
La mostra si suddivide in due parti e 9 aree tematiche. La prima parte racconta la storia dell’artista dal 1955 al 1977 e ricostruisce scenograficamente i luoghi che caratterizzano l’esordio del cantautore, tra cui la sala prove “La Grotta”, punto di riferimento per la carriera di Pino Daniele e un tipico live club notturno di Napoli degli anni ’70.
La seconda parte dell’esposizione invece parla della sua carriera e vita dal 1977 al 2014, evidenziando la sua evoluzione artistica e umana e ricordando i suoi incontri, le sue collaborazione e produzioni.
“Napule è mille culure”, cantava Pino Daniele per la sua amata città. Oggi Napoli si prepara a ricordarlo e celebrarlo con un omaggio intenso, che renderà viva la sua musica e il suo spirito.