Per settimane si è parlato di Simone Cristicchi e della sua canzone Quando sarai piccola, portata a Sanremo. Sono stati toccati temi importanti come l’alzheimer e il cantante non è mai stato chiarissimo su questo tema. Il dubbio lo aveva fatto sorgere anche Selvaggia Lucarelli che aveva criticato in maniera dura il suo brano poiché “aveva romanticizzato troppo la malattia“.
L’artista in queste settimane sanremesi, forse per promuovere maggiormente la sua canzone, non è mai stato chiaro sul tema del suo brano, ma oggi ha rivelato la sua verità a Domenica In. Quando Sarai piccola non parla di sua madre malata di alzheimer. Anche perché lei non ha mai contratto questa malattia.
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Le parole di Simone Cristicchi a Domenica In lasciano perplessi
“Mia madre è stata colpita da un’emorragia cerebrale molto dura. E’ stato un fulmine a ciel sereno, non sei mai preparato. E’ sempre difficile, quasi impossibile accettare una cosa del genere. I miei fratelli e io l’abbiamo aiutata a riprendere un percorso di rinascita, nonostante i danni irreparabili che ha avuto. E’ con noi, è felice con i figli e con i nipoti“, ha raccontato Simone Cristicchi dalla Venier, negando quindi che sia affetta da alzheimer.
“In questa canzone c’è il tema del valore del tempo, c’è il tema della ciclicità della nostra vita e il tema di un amore che vuole sconfiggere il tempo che passa. E’ un tema delicato, ognuno può trovarci qualcosa dentro“, ha spiegato Cristicchi che questa volta non ha parlato di alzheimer.
“Io come artista scatto una diapositiva che non incontra il gusto di tutto, l’arte è soggettiva. Io sono felice di essere entrato nelle case. Se questa canzone serve ad accendere la luce su tanti anziani che magari vivono da soli, allora questa canzone è servita“, dunque, contrariamente da quanto detto in queste settimane, ora è più chiaro il tema della canzone.
Le sue parole spiazzano, soprattutto perché, durante la promozione a Sanremo, il messaggio che ha fatto trapelare è stato tutt’altro. Ci si chiede, a questo punto, se la sua sia stata una furbata per fare leva sull’empatia e sul cuore delle persone.
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