Zelensky ribadisce a Monaco: “Nessuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina”

Zelensky intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza, ha commentato l'iniziativa lanciata da Trump per mettere fine alla guerra si è detto convinto che la garanzia di sicurezza è essere dentro la Nato

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Al via, a Monaco, il secondo giorno di Conferenza sulla Sicurezza. In programma oggi, gli interventi del Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e del cancelliere tedesco uscente, Olaf Scholz.

Dopo le polemiche scaturite dalle parole del vice presidente americano, JD Vance, che non hanno risparmiato affondi al Vecchio Continente, l’attenzione si sposta sulla guerra in Ucraina. Zelensky esordisce a Monaco portando sul tavolo delle discussioni la necessità della formazione di truppe di difesa europee con l’Ucraina. Un esercito che permettere all’Unione di difendersi da sola, in vista anche di quella che a suo parere potrebbe essere la prossima mossa di Putin, ossia l’attacco ad un altro Paese dell’Unione.

Stando ai servizi segreti – spiega, infatti, il leader ucraino – questa estate la Russia vuole inviare truppe in Bielorussia, con il pretesto di fare esercitazioni”, che potrebbe, invece, trasformarsi in un nuovo attacco all’Ucraina, ricordando che la Bielorussia confina con tre nazioni Ue, nonché della Nato, e sarebbe ormai una provincia russa. “Cosa succederebbe se la prossima volta dalla Bielorussia non arrivassero migranti ma truppe russe? L’Europa e’ pronta? I vostri eserciti sono pronti?“, avverte il presidente.

Zelensky: “Serve una voce comune europea”

Rimanendo nell’allarmismo, secondo Zelensky, l’attacco dell’altra notte durante la quale un drone russo ha colpito l’ex centrale di Chernobyl nonché il rivestimento che protegge la zona dopo l’incidente del 1986, non sarebbe solo un “folle” gesto ma anche “simbolico“. In assoluto, Kiev vorrebbe che si potesse formare una “voce comune europea“, ribadendo la necessità di una politica estera comune che al momento non pare stabile.

Tra l’atro, secondo il leader ucraino, la Russia “non vuole la pace né è pronta al dialogo” mentre Mosca “sta preparando 15 nuove divisioni, pari a 150 mila soldati, che è molto più di quello che possono schierare molti Paesi europei”.

Nel corso del suo intervento, Zelensky ha rimarcato e chiesto risoluto che la garanzia di sicurezza risiederebbe nella “membership dell’Ucraina nella Nato“. Infatti, il Presidente ucraino ha sottolineato come Kiev non accetterà mai accordi “fatti alle spalle” e senza il “loro coinvolgimento“. Una regola, che ha detta del leader, dovrebbe essere applicata a tutta l’Europa. “Nessuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina” come “nessuna decisione sull’Europa senza l’Europa“. Zelensky pretenderebbe che l’Europa abbia un posto al tavolo decisionale che riguardando l’Ue, proprio perché nel caso in cui si venisse esclusi dai negoziati sul “nostro futuro, allora perderemo“.

Il colloquio con Trump

Ovviamente noi abbiamo il nostro piano. Il nostro piano è il nostro Paese. Ma abbiamo bisogno di una prospettiva comune. Siamo pronti per un piano comune“, ha dichiarato Zelensky riferendosi ad “un buon colloquio” telefonico avuto con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Mi ha detto che dobbiamo vederci – ha spiegato il leader ucraino – Io gliel’ho confermato e ho detto che per noi è importante che ci incontriamo prima noi due“, rispetto alla bilaterale con Putin.

Un colloquio che ha visto il Presidente ucraino confessare al leader Usa che “Putin ha paura di lui” e ora “Putin lo sa” ha aggiunto tra qualche risata e gli applausi della platea della Conferenza di Monaco.

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