Medio Oriente, rilasciati tre ostaggi israeliani. Trump incalza: “Avevo detto liberi tutti, decida Israele”

È il sesto scambio che avviene nell'ambito dell'accordo di pace tra Israele e Hamas. Rilasciati tre uomini con la doppia cittadinanza, Aleksandr Sasha Trufanov, Saguy Dekel-Chen e Yair Horen, portando ad una distensione a Tel Aviv

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Nuovo scambio tra Israele e Hamas in Medio Oriente, parte del sesto round della prima fase dell’accordo per il cessate il fuoco. Sono centinaia le persone che si sono radunate tra le macerie di Khan Younis, la città palestinese, per il rilascio di tre ostaggi israeliani. Aleksandr Sasha Trufanov, Saguy Dekel-Chen e Yair Horen sono stati consegnati dai terroristi di Hamas, armati e a volto coperto, ai veicoli della Croce Rossa per essere portati all’Idf.

Subito dopo la cerimonia, il convoglio della della Croce Rossa internazionale ha lasciato Khan Yunis per raggiungere il punto d’incontro con l’esercito israeliano dentro Gaza, per poi essere scortati fuori dalla Striscia verso una struttura dell’esercito vicino a Re’im. In seguito, i tre uomini saranno portati negli ospedali di Sourasky e Sheba nel centro di Israele.

Trump commenta il rilascio

Sul social Truth, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato il rilascio dei tre ostaggi israeliani scrivendo che la “situazione è diversa dalla dichiarazione di Hamas della scorsa settimana, secondo cui non avrebbe rilasciato alcun ostaggio“. Ora, il leader americano passa il testimone ad Israele “che dovrà decidere cosa fare in merito alla scadenza delle 12“, le 18 in Italia, che Trump avrebbe imposto per il rilascio di tutti gli ostaggi. “Gli Stati Uniti sosterranno qualsiasi decisione prendano“.

Hamas, il palco e la cerimonia

Il palco allestito nella città nel Sud della Striscia di Gaza è stato blindato con lo schieramento di decine di uomini armati, affinché si potesse prevenire l’affollamento verificatosi già durante il rilascio di Arbel Yehud, lo scorso 30 gennaio. Una circostanza che Israele aveva aspramente criticato, definendo come “immagini dell’orrore” il costretto passaggio della 29enne tra la folla che si accalcava intorno al luogo del rilascio.

Medio Oriente, rilascio ostaggi israeliani a Khan Younis
Medio Oriente, rilascio ostaggi israeliani a Khan Younis

Tra le bandiere sventolanti di Hamas e della Jihad islamica palestinese, si stagliano anche i manifesti propagandistici tra cui una foto dello scomparso leader Yahya Sinwar che guarda la Cupola della Roccia sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme.

Stando a quanto riferito dal quotidiano The Times of Israel sul suo sito, la foto ha una didascalia in inglese, ebraico e arabo che dice: “Nessuna migrazione se non a Gerusalemme“, in evidente riferimento al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per deportare i palestinesi di Gaza.

Medio Oriente, gli ostaggi liberati

Medio Oriente, gli ostaggi Aleksandr Sasha Trufanov, Saguy Dekel-Chen e Yair Horen
Medio Oriente, gli ostaggi Aleksandr Sasha Trufanov, Saguy Dekel-Chen e Yair Horen

Secondo la lista comunicata ieri, Hamas ha fortunatamente mantenuto l’impegno di liberare l’israelo-argentino Iair Horn, 46 anni, e il russo-israeliano Sasha Troufanov, 29 anni. Mentre, la Jihad Islamica ha rilasciato l’israelo-statunitense Dekel-Chen di 36 anni. I tre erano stati tutti rapiti il 7 ottobre 2023 nel kibbutz Nir Oz.

Medio Oriente, cosa prevede lo scambio

In cambio della libertà dei cittadini israeliani, Israele scarcererà 369 detenuti palestinesi. Tra questi, stando ad alcune indiscrezioni trapelate, verrà liberato anche Ahmed Barghouti, stretto collaboratore del leader di Fatah, Marwan Barghouti,

Arrestato insieme a Marwan Barghouti nel 2002, Ahmed Barghouti sta scontando 13 ergastoli per aver compiuto una serie di attacchi terroristici durante la Seconda Intifada in cui morirono 12 israeliani. Dovrebbe essere espulso all’estero tramite l’Egitto.

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