Bolzano, arrestato 15enne per terrorismo suprematista: il gruppo 764, le prove di fedeltà, la Settimana del Terrore

Il quindicenne altoatesino è accusato di far parte di un'organizzazione di estrema destra che progettava attentati di carattere terroristico ai danni di persone fragili

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La sezione anti-terrorismo della Digos della questura di Bolzano ha arrestato questa mattina all’alba un 15enne. Il tribunale dei minori ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del ragazzo, che è stato accusato di associazione con finalità terroristiche, fabbricazione ed utilizzo di ordigni esplosivi, porto abusivo di armi, danneggiamento aggravato, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.

Dalle indagini risulta che il minore facesse parte di un’organizzazione neonazista suprematista e satanista, la “764”, dal codice postale parziale della cittadina natale del suo fondatore in Texas. Il ragazzo era in contatto con i membri del gruppo di estrema destra, da circa un anno attraverso diversi canali Telegram. L’organizzazione stava pianificando un’azione nel corso della “Settimana del terrore“, durante la quale il ragazzo avrebbe avuto un ruolo specifico.

Il minore avrebbe dovuto scegliere una vittima tra persone vulnerabili, probabilmente un senzatetto, per poi ucciderla registrando l’omicidio. Il video sarebbe stato poi venduto su un sito russo del Dark web. Al termine degli atti di polizia giudiziaria il giovane è stato scortato presso l’Istituto di Custodia Minorile di Treviso a disposizione della procura

Le indagini della questura di Bolzano e il gruppo neonazista internazionale

Le perquisizioni nell’abitazione del ragazzo, avvenute diverso tempo fa a seguito di un’attività informativa della Digos, hanno portato alla luce diversi materiali che lo collegano alle attività terroristiche dell’organizzazione neonazista. Durante il blitz della Digos sono stati rinvenuti diversi oggetti che rimandano alla militanza e un’ascia.

Nei dispositivi sequestrati al giovane invece sono state trovate immagini e video di aggressioni, omicidi, attentati e sparatorie all’interno di strutture scolastiche, contenuti pedopornografici, ma anche filmati delle frange più radicali dell’Islam, come lo Stato Islamico. Le intenzioni del minore erano manifeste: aveva già sperimentato almeno un ordigno esplosivo rudimentale, riprendendosi con il cellulare.

Anche ricerche sul web da parte del 15enne altoatesino mostrano un chiaro interesse verso atti violenti: aveva cercato su motori di ricerca con intelligenza artificiale contenuti inerenti alla fabbricazione di ordigni, ma anche informazioni relative allo stato emotivo dei terroristi durante l’esecuzione di atti cruenti e alla percezione del dolore nel momento in cui gli attentatori si fanno esplodere. Sempre tramite la sua attività sul web è emerso che il giovane fosse particolarmente abile nel campo delle criptovalute, e che fosse utente e possessore di un portafoglio di Bitcoin.

La questura di Bolzano: “ora indagini sulla rete di contatti e complici”

Il questore della provincia autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha commentato sottolineando la gravità e la complessità del caso: “Si tratta di una situazione assai delicata e complessa, inquietante da qualunque punto di vista la si voglia analizzare, sia per la giovanissima età dell’arrestato, sia per i contesti eversivi e terroristici internazionali nei quali si è fatto coinvolgere, sia, soprattutto, per i concreti progetti di attentati terroristici ed atti omicidiari che costui ed i suoi accoliti si erano proposti concretamente di attuare“.

Le prossime indagini si concentreranno infatti sul tentativo di ricostruire la rete di contatti e di complici connessa all’attività del ragazzo. Si tratta di aspetti “altrettanto importanti“, sostiene il questore, proprio perché l’organizzazione di cui il 15enne faceva parte aveva estensione di livello internazionale.

La mente che avrebbe portato alla nascita del gruppo “764” nel 2020 è quella di Bradley Cadenhead, all’epoca quindicenne, residente in Texas, arrestato nel 2021. Cadenhead è stato condannato a 80 anni di carcere per aver girato un video in cui alcuni bambini venivano picchiati e abusati sessualmente.

Uno dei principali membri del gruppo era, invece, l’inglese Cameron Finnigan che è stato condannato a sei anni di carcere per istigazione al suicidio, possesso di materiale di propaganda terroristica e immagini pedopornografiche. Sui canali Telegram il 19enne di Horsham nel West Sussex era conosciuto col nome in codice “Acid“. Finnigan era stato arrestato nel marzo dell’anno scorso.

Inoltre, le indagini hanno fatto emergere che le attività del gruppo terroristico in questione erano rallentate nell’ultimo periodo, molto probabilmente a causa dell’arresto di uno dei membri principali in Inghilterra. La polizia lo ha fermato mentre tentava di avvicinarsi all’accampamento di un senzatetto con l’intento di aggredirlo e probabilmente ucciderlo.

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