Salvini vola in Israele: ecco gli incontri della missione

Il vicepremier leghista è in visita in Medio Oriente per incontrare i vertici dello Stato ebraico affinché possano consolidarsi esistenti rapporti nonché intrecciarsene altri per portare l'Italia ad essere sempre più protagonista internazionale

3 Min di lettura

L’Italia deve essere sempre più protagonista sulla scena internazionale“, afferma il vicepremier Matteo Salvini delineando l’obiettivo ultimo per il quale i vari ministri italiani sono in movimento per consolidare relazioni già esistenti ed intrecciarne di nuove. Tra una visita istituzionale e l’altra, anche le occasioni di lavoro per aziende e giovani italiani, più che trovate vengono create e sviluppate per garantire massima visibilità ed opportunità al Paese.

Salvini è volato in Israele per un variegato giro di colloqui con i vertici dello Stato ebraico. Ad aprire le danze in Medio Oriente, una bilaterale con il Ministro degli Affari Esteri, Gideon Sa’ar che lascia il posto ad un trasferimento del vicepremier italiano a Gerusalemme per incontrare il Ministro degli Affari della Diaspora e dell’Antisemitismo, Amichai Chikli.

Poi la ciliegina sulla torta. Un bel faccia a faccia di mezz’ora, con Benjamin Netanyahu. Si tratta di una visita alquanto delicata nonché estremamente importante, non solo in termini di rafforzamento e consolidazione delle già forti relazioni tra Lega ed il Likud, ossia il partito nazionalista liberale e di destra israeliano, ma anche per fare il punto della situazione all’indomani della visita a Washington del Primo Ministro israeliano.

Chiaramente, un vis à vis che preme anche sul ribadire i rapporti di amicizia tra Italia e Israele, con la fervente premessa del sostengo al percorso di pace e stabilità in Medio Oriente. Matteo Salvini, a questo proposito, ha ritenuto opportuno ribadire le forti perplessità in riferimento alla decisione della Corte Penale Internazionale nei confronti di Netanyahu.

La Lega di Salvini in Israele

Il posizionamento politico del Ministro Salvini e della Lega sono ben noti in Israele, come lo è la forte sintonia con la nuova Amministrazione Usa di Donald Trump. Una linea che è stata più che confermata nella mezz’ora di colloquio a Gerusalemme con il premier. Inoltre, non è venuta di certo a mancare l’assicurazione del sostegno “a ogni iniziativa utile per portare pace, stabilità e prosperità in Medio Oriente, eliminando una volta per sempre terrore e violenza islamica da ogni territorio“, ovviamente anche nell’interesse dello stesso popolo palestinese.

Salvini, inoltre, ha spiegato di aver confermato le proprie perplessità rispetto alle recenti e “indecenti decisioni della Cpi“, organismo la cui esistenza e utilità, a detta del leader leghista, “dovranno essere rimessi in discussione“.

Quindi, il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture italiano vivrà 48 ore di missione che si concluderanno con altri incontri istituzionali segnati in agenda. Ad esempio, la visita al Ministro con delega all’Antisemitismo e una alla collega Ministra dei Trasporti.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo