Carlsen non difenderà il titolo mondiale

Roberta Pacetti
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Il campione del mondo di scacchi in carica Magnus Carlsen non difenderà il titolo mondiale contro il russo Nepomniachtchi. Rientra in partita il cinese Ding Liren giunto secondo al Torneo dei Candidati di Madrid 2022

Convitato di pietra al Torneo dei Candidati di Madrid 2022, è stato il campione del mondo uscente Magnus Carlsen, che non difenderà il titolo mondiale. I chess fans, i dirigenti della federazione scacchi e gli 8 giocatori che si contendevano il posto di sfidante sono stati uniti dall’interrogativo: Magnus Carlsen difenderà il titolo mondiale?
Il Torneo dei Candidati si è chiuso con la vittoria del russo Nepomniachtchi e con l’interrogativo se Carlsen avesse accettato di difendere il titolo. Dopo tre settimane, è arrivata la decisione del cinque volte campione del mondo in carica: Carlsen dice no finale mondiale.

È ufficiale: Magnus Carlsen non difenderà il titolo mondiale

Il trentunenne campione norvegese, che per oltre un decennio è stato l’incontrastato campione del mondo, quindi non difenderà il titolo mondiale. Carlsen, a fine dicembre 2021 aveva già dichiarato che «Per coloro che si aspettano che io giochi il prossimo match mondiale, la possibilità che restino delusi è molto alta». E del resto, già subito dopo aver vinto il suo quinto titolo contro Ian Nepomniachtchi a Dubai, rilasciò un’intervista con la quale precisava che “Se qualcuno diverso da Firouzja vince il Torneo dei candidati è improbabile che giocherò la prossima partita del Mondiale”.
Con la vittoria di Nepomniachtchi al Torneo dei Candidati 2022, con Firouzja che non è mai stato in partita durante il torneo, Carlsen annuncia che la sua avventura nel campionato del mondo è finita. La sua dichiarazione non lascia dubbi: “non sono motivato a giocare un’altra sfida mondiale. Sento che non ho molto da guadagnare, non mi piace particolarmente, e anche se sono sicuro che una partita sarebbe interessante per ragioni storiche e tutto il resto, non ho alcuna inclinazione a giocare e semplicemente non giocherò la partita“.

Il Presidente Arkady Dvorkovich prende atto che Carlsen rinuncia a difendere il titolo mondiale

Il Presidente Arkady Dvorkovich prende atto che Carlsen rinuncia a difendere il titolo mondiale.
Carlsen ha comunicato la sua decisione al presidente della Federazione mondiale di scacchi (FIDE) Arkady Dvorkovich a Madrid, nell’ultimo fine settimana del Torneo dei candidati. In quel fine settimana era già chiaro a Carlsen che Ian Nepomniachtchi si sarebbe guadagnato, con la vittoria del torneo, il diritto ad avere una rivincita.
Tutti pensavano che si sarebbe riusciti a costruire le condizioni per una nuova sfida tra il campione in carica e il vincitore del torneo dei candidati. Ma non è stato così, perché Carlsen ha chiuso completamente la porta ad un ripensamento e si è limitato a comunicare la sua decisione di non essere della partita. Dirà poi Carlsen “che ero lì per dire loro che non avrei difeso il mio titolo nella prossima partita del Campionato del Mondo“.

Magnus Carlsen non si ritira dagli scacchi, obiettivo 2,900 punti ELO

Il fatto che Carlsen non difenderà il titolo mondiale, non significa che rinunci a proseguire la sua carriera scacchistica. Anzi, dopo il Grand Chess Tour vinto il 24 luglio scorso in Croazia, già sono attese le sue prossime comparse internazionali: Olimpiadi a Chennai, il FTX Crypto Cup di Miami e la Sinquefield Cupi. Il grande campione gioca in allegria e si diverte. E guarda ad un nuovo traguardo, raggiungere i 2.900 punti ELO. Attualmente ha 2864 punti e nella sua storia scacchistica è arrivato fino ad un massimo di 2882.

Comincerà quindi una nuova era negli scacchi. Il diciassettesimo campione del mondo uscirà dalla sfida che vedrà contrapporsi i primi due della classifica degli sfidanti del Torneo dei Candidati di Madrid 2022: il russo Ian Nepomniachtchi e il cinese Ding Liren. Il ventinovenne GM cinese Ding Liren ha dichiarato di essere stato molto fortunato per la possibilità di giocarsi la partita che assegna il titolo di campione del mondo. Una partita che considera come “la mia migliore occasione, che è irripetibile”.

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