Problemi di comunicazioni in Usa per poca chiarezza o per “menzogne intollerabili” come preferisce piuttosto definirle il presidente di Panama, José Raul Mulino. Si tratta dell’ultimo annuncio trasmesso su X dal Dipartimento di Stato Usa secondo cui le imbarcazioni governative degli Stati Uniti potranno navigare gratuitamente nel Canale di Panama. Un’esenzione da tasse che imputerebbe alle forti pressioni del presidente Donald Trump il successo con “risparmi di milioni di dollari all’anno per il governo“.
La reazione di Panama
Una novità unica nel suo genere che, a quanto pare, ha colto di sorpresa Panama stessa. Infatti, il leader panamense ha immediatamente trasmesso un secco comunicato, semplice e diretto, con il quale chiarisce che l’ente autonomo che amministra la via d’acqua interoceanica ha “il potere di stabilire pedaggi e altre tariffe per l’attraversamento del canale” e soprattutto “non ha apportato alcuna modifica a tali tariffe“.
Leggi Anche
L’Autorità del Canale di Panama, tra l’altro, ha negato categoricamente di aver rinunciato ai pedaggi per le navi del governo statunitense, non appena il Dipartimento americano ha comunicato di aver raggiunto l’accordo tra Usa e Panama. Ad aver favorito il patto per il transito, sarebbe stata, a detta della bandiera a stelle e strisce, la visita allo Stato sudamericano del nuovo segretario, Marco Rubio nonché le minacce del Tycoon sottoforma di scelta tra l’abbassare le tasse per il transito o restituire agli Stati Uniti il controllo del Canale.
Nel corso di una conferenza stampa, il presidente Mulino si è detto veramente “sorpreso” per le “falsità intollerabili” di Washington, sottolineando che tale modifica sarebbe impraticabile per l’esistenza di “un’impossibilità legale e costituzionale” per il governo “per fissare, aumentare o revocare le tariffe” per il passaggio attraverso lo strategico Canale di Panama. Proprio in riferimento a questo, infatti, il leader panamense ha citato l’articolo 76 della legge che regola l’Autorità del canale e l’articolo 319 della Costituzione panamense, che stabilirebbero “chiaramente” che “né il Governo né l’Autorità del Canale possono esonerare dal pagamento di queste tasse“.
E’ stato un comunicato da Washington che ha suscitato il “rifiuto assoluto” di Mulino per una “gestione delle relazioni bilaterali sulla base di menzogne e falsità“. Motivo per cui, il leader ha rivendicato la Stato di Panama chiedendo al ministero degli Esteri di diffondere attraverso i canali diplomatici il comunicato “che è chiaro“.
© Riproduzione riservata