Kanye West, ora conosciuto nel mondo della musica come Ye, non smette mai di stupire. Solo pochi giorni fa, sul red carpet dei Grammy Award, aveva lasciato il mondo a bocca aperta mentre rimaneva in piedi, a poca distanza da sua moglie Bianca Censori, quasi completamente nuda. Impassibile, quasi divertito, mentre centinaia di fotografi immortalavano il momento, consapevole che sarebbe divenuto uno dei più indimenticabili della storia dei premi per la musica americani.
Oggi, però, Kanye fa parlare di sé per delle specifiche dichiarazioni sulle sue condizioni di salute. Il rapper ha sempre dichiarato di essere affetto dalla sindrome del bipolarismo, causa anche di molti suo atteggiamenti piuttosto controversi. Una patologia che ha reso molto complesso anche il rapporto con la sua ex moglie, Kim Kardashian, con cui ha affrontato alcuni momenti piuttosto delicati.
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In realtà, sembrerebbe che questa diagnosi si sia rivelata in realtà sbagliata. “Ho scoperto che in realtà soffro di autismo“, ha dichiarato lo stilista, spiegando che la scoperta è giunta proprio grazie a sua moglie Bianca. Quest’ultima lo avrebbe infatti convinto a recarsi da uno specialista perché convinta che i suoi sintomi non fossero quelli del bipolarismo, ma di un tipo di disturbo ben diverso.
Kanye: “Mi ero fissato su Trump”
A seguito della nuova diagnosi, Kanye West sarebbe riuscito a dare finalmente risposta ad alcuni dei suoi comportamenti passati che lo destabilizzavano. Tra questi ne esisterebbe uno in particolare, che ha deciso di spiegare nel corso del podcast The Download. “Indossavo questo cappello di Trump perché mi piaceva Trump in generale. Poi quando le persone mi hanno detto di smettere, mi ci sono fissato“, ha spiegato il rapper.
Kanye ha infatti cercato di spiegare qual è il meccanismo che si instaura nel suo cervello e che lo fa agire in questo modo. “L’autismo ti porta ad una cosa alla Rain Man“, ha cercato di chiarire, citando un famosissimo film con Tom Cruise e Dustin Hoffman, sottolineando che le sue fissazioni si sarebbero acuite nel momento in cui qualcuno gli avesse chiesto di smetterla.
“Questo è il mio problema“, ha quindi ammesso l’artista americano, sostenendo di essere sempre pronto ad agire in maniera contraria rispetto a ciò che si aspettano e vorrebbero gli altri. Proprio da questa consapevolezza, quindi, sarebbe nata una delle sue canzoni più iconiche: “Can’t tell me nothing“, letteralmente “Non potete dirmi nulla“.
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