Arresti domiciliari e il braccialetto elettronico: questa l’ordinanza eseguita dai carabinieri della stazione di Campagnano di Roma nei confronti di un 21enne italiano. Il giovane è accusato di minacce, atti persecutori e il sequestro di persona ai danni di una 18enne, sua ex ragazza.
Grande sgomento in una località vicino a Roma, dove un ragazzo avrebbe fatto pressione psicologica, con annesso un vero e proprio sequestro, nei confronti di una giovane ragazza, legata precedentemente da una relazione con il proprio aguzzino. Si è mosso quindi il tribunale di Civitavecchia, su richiesta della Procura, che ha disposto specifiche ordinanze.
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La ricostruzione dei fatti
Il 31 gennaio scorso, presso la centrale operativa della compagnia di Bracciano, in provincia di Roma, è giunta una richiesta di aiuto da parte dei genitori. Questi ultimi, avvisati da una compagna di classe, hanno appreso come la propria figlia sia stata costretta a salire a bordo della minicar dell’ex compagno. Secondo quanto emerge, la vittima sarebbe riuscita a mettersi in contatto con l’amica, ma il ragazzo, per non essere rintracciati, le avrebbe tolto il telefono.
Sono scattate quindi le operazioni delle autorità per ritrovare la giovane e, grazie all’aiuto dei familiari, è stato possibile rintracciare la coppia. La 18enne quindi sarebbe stata messa in sicurezza e allontanata dall’ex fidanzato.
Roma, prima le violenze psicologiche e poi le minacce
La situazione tra i due ragazzi sarebbe precipitata nel momento in cui la giovane ha espresso la volontà di interrompere la relazione. Dopo questa decisione, il ragazzo avrebbe prima compiuto minacce psicologiche e in seguito messo in atto il sequestro di persona.
La vicenda si arricchisce però di inquietanti dettagli. Infatti il giovane, nei momenti successivi al rapimento, avrebbe minacciato con un coltello la sua ex ragazza. La 21enne ha cercato quindi di calmare il ragazzo, con quest’ultimo, per nulla vinto, che avrebbe minacciato di togliersi la vita.
Le indagini hanno portato quindi alla disposizione del divieto di avvicinamento alla parte offesa e l’applicazione della misura cautelare di arresti domiciliari e braccialetto elettronico.
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