Firenze, crollo del cantiere Esselunga: chi sono i tre indagati per disastro colposo

Nel crollo hanno perso la vita Luigi Coclite, autotrasportatore 60enne arrivato al cantiere con un camion betoniera, residente a Collesalvetti, in provincia di Livorno, e quattro operai tra i 24 e i 56 anni

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Ad un anno di distanza dalla tragedia che ha provocato la morte di cinque operai, in turno nel cantiere del supermercato Esselunga di via Mariti, a Firenze, le indagini sulle eventuali responsabilità del caso sono giunte ad un punto di svolta. Sono tre le persone indagate a vario titolo per le accuse di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Inoltre, sarebbe in corso di esecuzione anche un provvedimento di sequestro riguardante l’azienda che ha costruito la trave crollata all’interno del cantiere.

La Procura di Firenze, come riporta La Nazione, ipotizza che il disastro sia stato causato dal cedimento del dente su cui era poggiata la trave. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, gli addetti incaricati non avrebbero svolto i necessari calcoli e le verifiche sui carichi della trave, dell’armatura e del dente. Gli indagati sarebbero due professionisti e l’amministratore delegato di una ditta.

Firenze, cosa successe nel cantiere di via Marti

Il 16 febbraio 2024 nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze, nella zona nord dell’città, si è verificato un crollo che ha coinvolto una serie di operai al lavoro. Un boato avrebbe preceduto il cedimento di una trave al quarto piano della struttura in costruzione. Secondo quanto si apprende, a crollare è stata una trave, già collocata, che ha ceduto da un lato. In seguito si sono poi verificati ulteriori cedimenti e sono stati travolti gli operai che erano impegnati a livellare il calcestruzzo e quelli che avevano compiti nei piani più bassi.

Nel crollo hanno perso la vita Luigi Coclite, autotrasportatore 60enne arrivato al cantiere con un camion betoniera, residente a Collesalvetti, in provincia di Livorno, e quattro operai. Si tratta di Taoufik Haidar, 43 anni, Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Bouzekri Rahimi, 56 anni, tutti marocchini e di i Mohamed Toukabri, 54 anni, tunisino, che abitavano in provincia di Brescia e di Bergamo.

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