A neanche un mese dalla morte di Jean Marie Le Pen, già leader del Front National e padre dell’attuale guida della destra francese, Marine, alcuni ignoti avrebbero agito nella notte per profanare brutalmente il suo luogo di riposo. La lapide del fondatore di FN è stata brutalizzata con degli oggetti pesanti, si presume bastoni e martelli, ma al momento non si hanno maggiori informazioni sulla questione. Secondo quanto si apprende, l’allarme è stato lanciato da una visitatrice del cimitero di Trinità-sur-mer, in Bretagna, che si sarebbe accorta delle condizioni fatiscenti della tomba.
La notizia è stata inizialmente confermata dall’europarlamentare, Gilles Pennelle, citato dal giornale “Ici Bretagne“, e poi dall’l’europarlamentare del Rassemblement National, nonché genero del defunto, Philippe Olivier. Al momento il cimitero è stato chiuso al pubblico e sul posto sono presenti gli agenti delle forze dell’ordine e i rappresentanti del comune. L’unica, fino ad ora, della famiglia Le Pen ad aver deciso di commentare pubblicamente quanto accaduto è Marion Maréchal, nipote di Jean Marie Le Pen.
Le reazioni alla profanazione della tomba di Le Pen
“Pensate forse di spezzarci il cuore, di intimidirci, di scoraggiarci?“, ha tuonato, rivolgendosi agli autori della profanazione e dichiarando di essere pronta a continuare a combattere per i suoi ideali. “La nostra determinazione sarà alla portata della vostra infamia“. Sulla questione è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini, piuttosto vicino a Marine Le Pen. “Una sola parola: vigliacchi“, ha scritto il vicepremier sui social.
La nipote dell’ex leader politico ha poi condiviso una foto della lapide di suo nonno. Sembrerebbe che la struttura sia stata violentemente colpita e in parte distrutta. Anche i fiori presenti sono stati danneggiati o lasciati cadere a terra. Poco dopo ha deciso di intervenire anche Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National e delfino di Marine Le Pen, che ha definito quanto accaduto “un atto inqualificabile“, messo in atto da chi non ha rispetto né per i vivi né per i morti. Il presidente ha poi sottolineato di auspicare che i colpevoli di questo atto gravissimo siano trovati al più presto.
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