Il 31 gennaio 2015 Sergio Mattarella diveniva per la prima volta Presidente della Repubblica italiana. Oggi, a dieci anni da quella data, è divenuto il Capo dello Stato ad aver rivestito questa carica per il maggior tempo possibile, riuscendo a superare anche il suo predecessore, Giorgio Napolitano. Dopo sei governi, una pandemia e lo scoppio di due conflitti alle porte dell’Europa, Mattarella resta un caposaldo della Repubblica italiana che, con pacatezza e capacità di comunicazione, ha conquistato il consenso dei cittadini.
Nel 2022, quando giunse il momento di scegliere un suo successore, il Presidente della Repubblica decise di accettare un secondo mandato, nonostante avesse già annunciato la volontà di ritirarsi. “I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica, nel corso della grave emergenza che stiamo tutt’ora attraversando, sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati“, dichiarò infatti Mattarella, divenendo di fatto il secondo Presidente della Repubblica a svolgere un secondo mandato.
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Un discorso che rimase impresso nei ricordi degli italiani e che si è aggiunto ad altre memorabili situazioni che permetteranno al Presidente di vestire un ruolo speciale nella mente dei suoi concittadini. Dal discorso di fine anno nel terribile anno del Covid, fino alla decisione di rispondere alle accuse di Elon Musk nei confronti della magistratura del nostro Paese, Mattarella resta un leader che ha saputo sfruttare diversi momenti della sua carriera, mostrando una capacità di gestione delle situazioni politiche e sociali, rivestendo sempre quel ruolo super parte che si chiede ad un Capo dello Stato.
Dieci anni di Sergio Mattarella al Quirinale
Sono numerosi i momenti cruciali che in questi dieci anni hanno accompagnato l’ultimo capitolo politico di Sergio Mattarella. Da sempre cattolico progressista, non ha mai nascosto il suo imperante antifascismo e la sua volontà di porre sempre al primo posto la tutela dei diritti dei cittadini. Capace di distinguere tra il ruolo istituzionale e la vita privata, Mattarella ha sempre ricordato la sua impossibilità di bloccare iter legislativi solo perché non coincidenti con le sue visioni politiche. “Sorrido quando mi si fanno appelli a non promulgare una legge perché è sbagliata“, dichiarò infatti in uno dei suoi numerosi interventi pubblici, sottolineando che l’unico momento in cui può rifiutarsi di promulgare una legge è quando questa è evidentemente incostituzionale.
Resta quindi impressa la decisione presa nel 2018 di approvare il governo presentato dalla coalizione di Lega e M5S, senza però permettere la nomina di Paolo Savona a ministro dell’Economia. Il nome scelto, infatti, si presentava come complesso da gestire a causa delle sue visioni euroscettiche. “La designazione del ministro dell’Economia rappresenta sempre un messaggio immediato di fiducia o di allarme per gli operatori economici e finanziari“, ha infatti chiarito Mattarella in quell’occasione. Lo stesso Presidente, poi, consapevole delle difficoltà della politica a seguito della caduta del secondo esecutivo Conte, decise di nominare Mario Draghi a capo di un governo tecnico, che aiutasse l’Italia ad affrontare un periodo complesso e frammentato.
In epoche più recenti, invece, le immagini emblematiche di Mattarella lo vedono accompagnato dai più grandi atleti della nostra Nazione, soddisfatto di poterli sostenere nelle loro gare e nel tentativo di portare l’Italia sulla vetta del mondo. Le scene delle Olimpiadi di Parigi, a cui Mattarella decise di assistere dal vivo nonostante la pioggia scrosciante, e i numerosi incontri con gli atleti nel corso di quei mesi, sono immagini rassicuranti e anche piuttosto diverse da quelle a cui solitamente il Paese è abituato. Indimenticabile, il breve video in cui il Presidente esulta soddisfatto alla vittoria dell’Italia agli Europei di Wembley a Londra.
Lo scorso autunno, nel pieno delle campagne elettorali Usa, Mattarella decise di essere la voce autorevole da utilizzare per veicolare un messaggio importante nei confronti di chi, da oltreoceano e con un possibile ruolo futuro nel Congresso di un Paese estero, si permette di giudicare il funzionamento dello Stato italiano. “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che sa badare a se stessa nel rispetto della sua Costituzione“, questo è infatti parte del breve messaggio che il Quirinale ha divulgato, a seguito di alcune dichiarazioni dell’imprenditore Usa Elon Musk.
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