Fabio Postiglione, giornalista de Il Corriere della Sera, è deceduto poco dopo la mezzanotte di oggi, coinvolto in un incidente stradale sulla Tangenziale Est di Milano, all’altezza di Cologno Sud. A soli 44 anni, Postiglione non è sopravvissuto al violento schianto, sulle cui dinamiche indagano le autorità competenti.
Il giornalista era uscito dal lavoro poco prima di subire il terribile incidente. “L’avevamo salutato ieri sera, dopo la chiusura delle pagine e aver fatto il punto sulla riunione per impostare il lavoro dell’indomani. Pensieri, spunti, idee. Come sempre”, hanno dichiarato i suoi colleghi della redazione di Milano. Postiglione era uscito dal suo ufficio intorno alle 22.30 e si stava dirigendo, a bordo della sua moto, verso casa a Cernusco sul Naviglio, dove lo attendeva sua moglie, Valentina Trifiletti, collega presso Mediaset.
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L’incidente
In viaggio sulla Tangenziale est di Milano, Postiglione avrebbe perso il controllo del suo veicolo dopo aver subito un urto da parte di un van, all’altezza dello svincolo per Cologno Sud.
Sono ancora in corso le indagini, col fine di ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto. Il giornalista del Corriere sarebbe scivolato dalla sua moto, finendo sull’asfalto e si sarebbe scontrato contro il guard-rail. Subito dopo il sinistro, sono intervenuti sul posto i Vigili del fuoco e il 118, che lo avrebbe immediatamente trasportato in codice rosso all’ospedale San Raffaele di Milano. Le condizioni del 44enne erano apparse immediatamente gravi. Infatti, nonostante i tentativi di rianimazione, per il giornalista non c’è stato nulla da fare. L’uomo è deceduto al San Raffaele poco dopo il suo arrivo.
La polstrada sta investigando sulle dinamiche dell’incidente; il conducente del van sarebbe infatti indagato per omicidio stradale, come riporta il Corriere della Sera. Per ora sembra sia negativo all’alcol test.
Chi era Fabio Postiglione
Fabio Postiglione era un giornalista 44enne di origini napoletane. Inizia la sua carriera nel 2003 dopo essersi laureato in giurisprudenza. A Napoli scrive per il quotidiano Il Roma e diventa praticante nel 2006. Nel 2009 diviene giornalista professionista e nel 2016 entra nel Corriere del Mezzogiorno. Si è occupato di criminalità organizzata. Alcuni titoli lo avevano definito “uno che dà fastidio ai clan” ed essendo comparso il suo nome in un’intercettazione telefonica tra un boss della Camorra e i suoi familiari, finisce sotto scorta. Nel 2019 si trasferisce a Matera e nel 2020 a Milano, dove comincia a scrivere per le pagine del Corriere della Sera.
Oggi quest’ultima testata lo ricorda come “una persona gioiosa e simpatica, sempre pronto alla battuta e a sdrammatizzare”. Il cordoglio da parte della nostra redazione per la perdita di un collega coraggioso e talentuoso.
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