Fondazione Carit, la conclusione dell’era Carlini e lo sguardo al futuro di Strinati: passato e presente al servizio di Terni VIDEO

Il prossimo 3 febbraio, Emiliano Strinati diverrà ufficialmente il presidente della Fondazione Carit e avrà l'arduo compito di proseguire quanto iniziato dall'amministrazione di Luigi Carlini, a capo della Fondazione da ben otto anni e mezzo

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Questa giornata non indica la fine di un mandato ma l’inizio di un nuovo percorso“, in poche parole il presidente uscente della Fondazione Carit (Cassa di Risparmio di Terni e Narni), Luigi Carlini, è riuscito a riassumere il significato di otto anni e mezzo di mandato, che si concluderanno il prossimo 3 febbraio. In questa stessa data inizierà il percorso della nuova amministrazione, guidata dal presidente Emiliano Strinati, eletto insieme al suo Consiglio all’unanimità.

Nel corso della conferenza stampa, dedicata alla conclusione del mandato di Carlini, tenutasi nel palazzo Montani Leoni di Terni, il presidente uscente ha deciso di dedicare il suo discorso non solo ai successi ottenuti in questi otto anni, ma anche alle speranze rappresentate dalla nuova amministrazione.

Il nuovo Consiglio è giovane ed è stato scelto proprio per questa sua particolarità“, ha spiegato Carlini, ponendo l’attenzione sulla necessità di avere volti nuovi a capo di Carit. Un nuovo Cda che sia in grado di donare la stessa attenzione al territorio, che in tutti questi anni è sempre stata garantita, e soprattutto di assicurare entusiasmo ad una realtà che è fondamentale sul territorio e che ha il compito di migliorarlo e di renderlo più vivibile.

Il presidente uscente ha però voluto mandare un messaggio chiaro a coloro che lo succederanno, evidenziando che uno dei loro compiti principali sarà quello di non “cullarsi sui nostri allori“, ma di assicurare nuove progettazioni e nuove idee alla Fondazione, che svolge un ruolo intermedio tra la città e gli enti e le istituzioni pubbliche.

Il nuovo presidente della Fondazione, Emiliano Strinani, è quindi intervenuto per spiegare quale sarà il fulcro del suo mandato e del suo consiglio. “Evoluzione in continuità“, è questo il motto che guiderà la Fondazione fino al 2028, nel tentativo di inserirsi nel solco creato dall’amministrazione Carlini e allo stesso tempo riuscire a dare vita ad un progetto nuovo che prosegua con attenzione i dossier iniziati dalla scorsa presidenza. Al centro del prossimo mandato, quindi, rimarrà la sanità, con l’obiettivo di “interfacciarsi e collaborare con l’amministrazione pubblica sanitaria” per dare vita finalmente al nuovo ospedale di Terni. Un progetto che si inserisce in un quadro che ha al centro il diritto della comunità alla salute.

Carlini: “La Fondazione Carit è guidata da uno spirito di puro servizio

Visibilmente commosso, Luigi Carlini è riuscito a trasmettere tutto l’orgoglio e l’entusiasmo che in questi otto anni e mezzo hanno guidato il suo mandato. Nel 2016 la sua amministrazione si è posta a capo di una Fondazione che, non solo rappresenta un’entità giuridica, ma che a tutti gli effetti è una pura rappresentazione dei bisogni della popolazione ternana. Nella consapevolezza di tutto ciò che il territorio di Terni aveva donato ai membri del consiglio della Fondazione, è nata quindi l’idea di basare l’azione di Carit su “uno spirito di servizio, legato al senso di appartenenza“.

Una volontà di “fare bene“, che potesse rispondere ai bisogni dei cittadini e del territorio, da sempre al centro dell’attività della Fondazione. Proprio in questo quadro, quindi, si inseriscono le molteplici attività messe in campo da Carit. Dalla ristrutturazione delle fontane della città, all’organizzazione di mostre ed esposizioni che rispondessero al “bisogno del bello” espresso dalla popolazione e troppo spesso non ascoltato. Nel mezzo, poi, tutta una serie di novità dal punto di vista dell’intrattenimento, che hanno saputo dare al territorio ternano l’attenzione che ha sempre meritato.

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Massimo Valigi, Emiliano Strinati, Luigi Carlini e Anna Ciccarelli

Dall’edizione di Masterchef del 2023, che ha permesso di far conoscere le Cascate delle Marmore e i prodotti tipici del territorio, fino ad un progetto che al momento è in itinere. Si tratta della trasmissione “Cucinare con amore” che, in collaborazione con enti benefici, ha intenzione di portare sullo schermo la cucina ternana e dare visibilità alle numerose attività che sul territorio si occupano di bimbi disabili. In ogni puntata, infatti, un giovanissimo con necessità speciali avrà la possibilità di cucinare in uno dei ristoranti del territorio e di far riscoprire la bellezza ma soprattutto l’inclusività di Terni.

La realizzazione di tutti questi progetti, ha sottolineato il presidente uscente, è stata possibile grazie alla presenza di una vera e propria “rete di supporto“, che ha avuto al centro sempre e solo il benessere del territorio. “Io mi sono sempre ispirato ai presidenti che sono venuti prima“, ha spiegato Carlini, ringraziando poi pubblicamente tutti coloro che lo hanno sostenuto e supportato in questi otto anni e mezzo.

Il presidente ha quindi voluto ricordare l’importanza di alcuni suoi predecessori, tra cui Paolo Candelori, Giuseppe Belli e Giorgio Cipolla, rispettivamente presidente, vicepresidente e segretario della Fondazion dal 1996 al 2010, a cui “devo molto” e il segretario di Carit, Cesare di Erasmo, “che mi ha insegnato tanto“. Un ringraziamento speciale è stato poi dedicato a Mario Fornaci, presidente della Fondazione dal 2010 al 2016, “per il ruolo che ha svolto in questi anni” e per il sostegno fornito alla sua amministrazione.

Strinati: “Sanità e cultura saranno al centro del lavoro dei prossimi anni

Le parole di Carlini hanno trovato un allineamento e una naturale prosecuzione in quelle di Emiliano Strinati, che ha più volte specificato la sua volontà di voler proseguire, con la stessa passione e lo stesso entusiasmo, il lavoro condotto in questi anni dall’amministrazione uscente. Oltre all’ambizioso progetto dell’ospedale di Terni, quindi, il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione vuole dedicarsi ad un secondo filone ben preciso.

Il presidente eletto della Fondazine Carit, Emiliano Strinati

La cultura e lo sviluppo locale mi stanno molto a cuore“, ha sottolineato Strinani, spiegando la sua intenzione di voler rafforzare la collaborazione con le piccole e medie imprese del territorio, che ne rappresentano il tessuto produttivo, e le università umbre. L’obiettivo è ovviamente quello di evitare che i giovani laureati del territorio siano costretti ad emigrare in altre Regioni, così da permettere loro di entrare velocemente nel mondo del lavoro e dare respiro alle industrie e alle attività dell’area ternana.

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Emiliano Strinati e il nuovo Consiglio d’amministrazione Carit

Dobbiamo incidere su questo per eliminare il gap tra studio e lavoro“, ha spiegato Strinani, chiarendo poi di voler delineare un percorso più chiaro da annunciare in seguito al 3 febbraio, data in cui il suo Cda entrerà ufficialmente in Fondazione.

Il neo presidente di Carit ha poi voluto concludere il suo intervento e la conferenza stampa annunciando una novità che rende nuovamente protagonista Luigi Carlini. Il presidente uscente della Fondazione, infatti, sarà presto a capo del comitato investimenti, vestendo quindi un nuovo ruolo fondamentale e vicinissimo alla fondazione. “Gli investimenti sono il cuore pulsante dell’ente“, ha infatti chiarito Strinani, donando la giusta attenzione al nuovo ruolo del suo predecessore.

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