E’ stato stabilito che Marylin Manson non dovrà andare a processo: sono cadute le accuse che lo avevano colpito. Infatti era stato denunciato per aggressioni e violenze sessuali, ma il pubblico ministero di Los Angeles ha stabilito, dopo quattro anni di indagini, che Manson è innocente.
Nel 2021 varie donne avevano denunciato il cantante, tra queste anche Evan Rachel Wood, con cui l’artista aveva avuto una relazione. In realtà le accuse non sono cadute in prescrizione, ma ciò che manca al momento sono le prove dello stupro.
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Le accuse di violenza contro Marylin Manson
Nel 2021 Marylin Manson è stato accusato di violenza sessuale e di aggressione da molte donne, tra cui la sua ex, l’attrice Evan Rachel Wood. I due si erano conosciuti nel 2006, quando lui aveva 37 anni e lei 18. Poi nel 2010 si sono lasciati e lei, dieci anni dopo, lo ha denunciato.
Il procuratore distrettuale Nathan Hochman, in un comunicato, ha spiegato: “Riconosciamo e plaudiamo al coraggio e alla resistenza delle donne che si sono fatte avanti per denunciare e condividere le loro esperienze, e le ringraziamo per la collaborazione e la pazienza con le indagini”.
Hochman ha aggiunto: “Pur non potendo formulare accuse in questa vicenda, riconosciamo che la forte difesa delle donne coinvolte ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide che devono affrontare le sopravvissute agli abusi domestici e alle violenze sessuali“.
Un ringraziamento alle donne che denunciano
Il procuratore, in questa occasione, ha voluto ringraziare le donne che si fanno avanti e denunciano violenze e soprusi: “Elogiamo queste donne anche per aver dato un importante contributo all’estensione dei termini di prescrizione per il perseguimento degli abusi domestici a livello locale e nazionale. – E poi ha aggiunto– Grazie ai loro sforzi, le vittime di violenza domestica hanno più voce in capitolo nel nostro sistema di giustizia penale e gli uffici giudiziari di tutto il Paese dispongono di strumenti migliori per ritenere gli autori di abusi domestici responsabili delle loro azioni”.
Il discorso del procuratore sembra un po’ una “presa in giro”: se da una parte ringrazia le donne che hanno avuto la forza di denunciare, alla fine ha spiegato che non possono dimostrare ciò che hanno subito per anni e quindi, seppur hanno alzato la voce, tutto ciò andrà nel dimenticatoio. L’ennesimo esempio di un possibile carnefice che riesce a sfuggire ad una pena perché non esistono prove a sostegno delle donne che hanno subito violenze fisiche o psicologiche che lo hanno denunciato.
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