Questa mattina in Aula Paolo VI Papa Francesco ha incontrato i giornalisti in occasione del Giubileo della Comunicazione. In questa sede ha voluto dare loro dei consigli su come deve avvenire il racconto della notizia ed ha parlato di “hopetelling“.
Infatti, Papa Francesco sostiene che il giornalista deve comunque dare un messaggio di speranza, anche quando deve raccontare una notizia tragica. Le parole che vengono usate sono importanti e quindi il bravo giornalista deve saperle dosare.
Le parole di Papa Francesco ai giornalisti
L’invito di Papa Francesco ai giornalisti è di “scrivere con il cuore“: “Con la parola coraggio possiamo ricapitolare tutte le riflessioni delle Giornate Mondiali delle Comunicazioni Sociali degli ultimi anni, fino al Messaggio che porta la data di ieri: ascoltare con il cuore, parlare con il cuore, custodire la sapienza del cuore, condividere la speranza del cuore“.
Il pontefice si sente molto vicino ai giornalisti perché anche lui ha il ruolo di comunicare qualcosa: “In questi ultimi anni è stato dunque proprio il cuore a dettarmi la linea guida per la nostra riflessione sulla comunicazione. Vorrei per questo aggiungere al mio appello per la liberazione dei giornalisti un altro “appello” che ci riguarda tutti: quello per la `liberazione´ della forza interiore del cuore. Di ogni cuore! Raccogliere l’appello non spetta ad altri che a noi!“. Con l’occasione ha quindi ribadito l’importanza della libertà di stampa.
Come i giornalisti devono parlare del male, secondo Papa Francesco
In occasione del Giubileo della Comunicazione, Papa Francesco ha spiegato come i giornalisti dovrebbero “parlare del male“, spesso un fattore presente in tante notizie: “Quando raccontate il male, lasciate spazio alla possibilità di ricucire ciò che è strappato, al dinamismo di bene che può riparare ciò che è rotto. Seminate interrogativi. Raccontare la speranza significa vedere le briciole di bene nascoste anche quando tutto sembra perduto- perché ciò-, significa permettere di sperare anche contro ogni speranza. Significa accorgersi dei germogli che spuntano quando la terra è ancora coperta dalle ceneri“.
Dunque, bisogna donare una notizia, a colui che legge, con uno bagliore di speranza: “Raccontare la speranza significa avere uno sguardo che trasforma le cose, le fa diventare ciò che potrebbero, che dovrebbero essere. Vuol dire far camminare le cose verso il loro destino. È questo il potere delle storie. Ed è questo che vi incoraggio a fare: raccontare la speranza, condividerla“.
