L’ex sindaco di San Luca, in provincia di Reggio Calabria, Bruno Bartolo è stato arrestato insieme ad un ex assessore alle opere pubbliche, per delle concessioni poco trasparenti riguardanti lo stadio.
A seguito di una serie di indagini che riguardano la gestione degli impianti sportivi San Luca sembra che qualcosa non sia stato rispettato e quindi sotto inchiesta, attualmente, oltre all’ex sindaco e all’assessore, si trovano quattro dirigenti della società di calcio.
Le indagini sull’impianto di San Luca
Le indagini sono state condotte dalla Stazione Carabinieri di San Luca, attraverso una serie di documentazione e delle intercettazioni con video e audio.
Nel mese di settembre 2022, in occasione della Fiera della Montagna, in uno dei posti legati all’ndrangheta nazionale ed internazionale, ci sono state una serie di verifiche che accerterebbero un’intesa collusiva tra il Comune ed alcuni commercianti dell’Area Mercatale del Santuario di Polsi. Da lì sono partite una serie di indagini che oggi hanno portato all’arresto dell’ex sindaco Bruno Bartolo.
Il coinvolgimento dell’amministrazione comunale
Tra il mese di novembre 2023 e gennaio 2024, pare che siano stati fatti una serie di accordi fraudolenti per far ottenere la concessione dello stadio comunale C. Alvaro, non rispettando le procedure previste dalla legge. Ciò veniva fatto tramiti appositi bandi di gare, già predisposti tra il Sindaco, l’Assessore e i rappresentanti della squadra, con i quali venivano prestabilite tutte le clausole. Ciò affinché l’A.S.D. potesse di nuovo avere la gestione dello stadio.
Inoltre, nello stesso periodo, Bartolo, per permettere alla squadra di non interrompere gli allenamenti, ha fatto sì che il pubblico pagasse, creando un vantaggio economico alla società. L’inchiesta oggi si è conclusa con l’arresto dell’ex sindaco e dell’Assessore, nei prossimi mesi ci sarà il processo che stabilirà il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale.
