Nell’ambito del World Economic Forum che si sta tenendo a Davos, anche il neo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha partecipato intervenendo in videoconferenza, e ha ribadito alcune delle dichiarazioni fatte durante il discorso alla sua cerimonia di insediamento mentre ha strigliato l’Ue ed espresso il desiderio di incontrare Vladimir Putin.
Il Tycoon, apparso su uno schermo gigante nel corso della sessione plenaria, ha iniziato assicurando che il Congresso americano approverà misure adeguate affinché le tasse possano essere tagliate, oltre ad aver mandato un messaggio chiaro e sintetico alle aziende statunitensi: “Se non producete in America, dovrete pagare i dazi“. Infatti, il presidente ha anche rimarcato la l’intenzione di ridurre l’aliquota sul reddito delle aziende, portandola al 15% se le produzioni vengono sostenute sul territorio americano.
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In riferimento a questo, il Tycoon ha poi affondato sull’amministratore di Bank of America, Brian Moynihan: “Devi aprire la tua banca ai conservatori, tu e gli altri, perché quello che state facendo è sbagliato“. Un rimprovero che è giunto in risposta ad una domanda posta proprio da Moynihan stesso, sottolineando l’impegno a far calare l’inflazione e a creare nuovi posti di lavoro. Senza lasciare spazio ad interpretazioni, Trump ha anche ribadito di aver dichiarato l’emergenza nazionale al confine con il Messico, esprimendo la volontà di “fermare l’invasione” dei migranti.
Il caratteraccio dell’Ue
In riferimento alle relazioni transatlantiche, Donald Trump si è risentito nei confronti dell’Unione europea “che ci tratta molto male e molto ingiustamente fra l’iva e le altre tasse che ci impone“, confessando di avere “alcune grosse lamentele con l’Ue“. Nello specifico, il presidente parlerebbe delle “centinaia di miliardi di dollari” di deficit commerciale che gli Stati Uniti hanno nei confronti dell’Ue, in riferimento alle quali agirà di conseguenza. Quindi, il Tycoon, nonostante abbia specificato il suo amore per l’Europa, ha tuonato contro le regole europee soprattutto nei confronti dei colossi dell’hi-tech, dalle quali l’Europa chiederebbe miliardi di dollari: “Queste sono aziende americane, che piaccia o meno“.
Trump: “Putin voleva denuclearizzare“
Nel corso del suo intervento, entrando nel merito dei rapporti tra Russia e Cina, il magnate dal biondo ciuffo, non poteva non parlare del rapporto che gli Stati Uniti stanno sostenendo con la Russia, nello specifico la relazione che sussiste tra Donald Trump e Vladimir Putin. “Mi piacerebbe incontrare presto Putin“, afferma il presidente americano sostenendo senza mezzi termini il dovere di “mettere fine alle guerra orribile“. Inoltre, il presidente ha sostenuto che durante il suo primo mandato, il presidente russo vollesse “la denuclearizzazione“. Difatti, “avevamo avuto anche una discussione sull’argomento e ne ho avuta una anche con la Cina”, ha concluso Trump confessando che gli Usa “hanno un arsenale più grande di quello di Pechino e Mosca“.
La “truffa verde” del Green New Deal
Per quanto riguarda invece le tematiche rilegate alla sostenibilità ambientale, il nuovo inquilino della Casa Bianca ha specificato che lascerà la libertà alle persone di comprare l’auto che preferiscono, attaccando Joe Biden, sentenziando di aver messo fine “al ridicolo e incredibilmente dispendioso Green New Deal” che, per il presidente americano, rappresenta piuttosto “una truffa verde“. Trump avrebbe, tra l’altro, spiegato che la sua amministrazione si sta muovendo a una velocità senza precedenti affinché vengano risolti i “disastri” lasciati in eredità da un “gruppo di totali inetti“.
Ma non finisce qui, Trump continua mettendo i puntini sulle i, aggiungendo che Biden ha “sprecato 8.000 miliardi di dollari” in spese, restrizioni sul fronte dell’energia, regole e tasse nascoste che si sono inevitabilmente tradotti in quella che sarebbe l’attuale “peggiore crisi di inflazione della nostra storia“. Inoltre, il presidente chiederà all’Opec, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, e a Riad di abbassare i prezzi riguardanti il petrolio. Una risorsa naturale che verrà accompagnata dall’utilizzo del carbone essendo “una buona risorsa di back-up che costa poco” ed è presente nonché disponibile in grandi quantità in America, esattamente come il gas e il petrolio stesso.
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