Elodie, nota per il suo impegno sui diritti civili e per non sottrarsi mai al confronto politico, ha rilasciato un’intervista a Repubblica, in cui ha espresso opinioni sorprendenti su due figure di primo piano della politica italiana: Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, e Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio.
Tutto parte dalla domanda diretta se voterebbe mai per Giorgia Meloni. Anche alla luce delle sue idee politiche, la Big del Festival di Sanremo 2025 ha risposto senza esitazioni: “Assolutamente no, così come non voterei per Elly Schlein. Le manca il carisma, e senza è complicato farsi ascoltare. Quando le sento dire che considera il suo compito passeggero e sogna di fare la regista, perde forza e credibilità“.
Elodie loda il carisma di Giorgia Meloni: “Quello che non ha Elly Schlein”
Di Patrizi, negli ultimi tempi, è al centro di diverse polemiche. Dall’accusa di plagio mossa a lei e a Tiziano Ferro alla frase su Mia Martini. Anche le sue parole su Elly Schlein non hanno lasciato indifferente l’opinione pubblica. Molti utenti dei social, infatti, hanno criticato la forma dell’interprete di Black Nirvana, che quest’estate ha condiviso con la deputata il carro del Pride di Milano.
Nonostante la critica alla Segretaria del PD, Elodie non manca di sottolineare la sua identità politica: “Mi sento di sinistra. Essere di sinistra nel 2025 significa essere dalla parte dei diritti civili“. Inoltre, ha ammesso che “La destra su quei temi è molto indietro“. Nonostante ciò, il giudizio sulla Premier e leader di Fratelli d’Italia è del tutto positivo su ciò che riguarda il suo fascino nell’esporsi. Parlando del carisma di Giorgia Meloni, l’artista ha asserito: “Ce l’ha eccome. Ha frequentato la sezione e si vede che crede in quello che fa“.
Le dichiarazioni della musicista rivelano una visione personale del sistema italiano, dove il carisma e la credibilità giocano un ruolo determinante. Il suo impegno per i diritti civili resta il fulcro delle sue posizioni, ma non manca di riconoscere i limiti e i punti di forza delle figure che dominano la scena contemporanea.
