Nato, Rutte chiede più spese militari ma Tajani frena: “Per noi è già sforzo arrivare al 2%”

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani e il Segretario Generale della Nato, Mark Rutte si allineano sulla necessità e il dovere di stabilizzare le spese per la difesa e di intraprendere relazioni solide con gli Stati Uniti, affinché si possa sostenere l'Ucraina nello stesso modo in cui Trump sta già investendo. Inoltre, risulta interesse di tutti, riuscire ad ottenere un accordo di pace che non porti Putin a "darsi il cinque con con i leader della Corea del Nord, dell'Iran e della Cina"

7 Min di lettura

L’assetto geopolitico mondiale sta vivendo continue evoluzioni e assestamenti, in cui il tema di fondo principale riguarda la guerra, di conseguenza, si discute di salvaguardia dei paesi e spese per sostenerla. “Dobbiamo investire di più nella Difesa, che non vuol dire essere guerrafondai” ma risulta “impossibile arrivare al 5% del Pil, noi facciamo un grande sforzo per arrivare al 2%“, motivo per cui “è indispensabile, scorporare quelle spese dal patto di stabilità“. Sono queste le considerazioni fatte dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso del convegno sulle relazioni transatlantiche tenuto al Senato.

Il discorso su cui il vicepresidente del Consiglio vuole porre l’accento riguarderebbe il dovere che Europa e Stati Uniti hanno nel proteggere le rispettive realtà industriali, per le quali è estremamente necessario riuscire a trovare un punto di incontro ed evitare così una guerra commerciale. “Sarà una nostra priorità e ne parlerà certamente il presidente del Consiglio con Trump, ne parlerò io con il Segretario di Stato Usa“, afferma ancora Tajani intervenendo a Palazzo Giustiniani.

Infatti, secondo il leader di Forza Italia, bisognerebbe trovare un accordo affinché si impedisca che “un braccio di ferro commerciale” tra l’Europa e gli Stati Uniti avvantaggi altri competitor che puntano ad invadere il mercato italiano. Per questo motivo, “le relazioni con gli Usa devono essere rafforzate trovando soluzioni“.

Rutte: “Nato in ripresa grazie a Trump

Il discorso riguardante la spesa in termini di Difesa sostenuta dall’Europa, considerata ai minimi termini, è stato sempre ribadito dal neo insediato presidente Trump. “Credo che anche grazie a lui, a forse in larga misura, abbiamo assistito a una ripresa della spesa nella Nato sul versante europeo“, commenta così il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nel corso di un panel al meeting annuale del Forum economico mondiale a Davos, sottolineando che il problema risiede nel fatto che non tutti i Paesi partecipanti della Nato stanno sostenendo la spesa al 2% che, tra l’altro, “non è abbastanza“.

Adesso – ribadisce Rutte – siamo al sicuro, ma la Nato collettivamente non sarà in grado di difendersi in quattro o cinque anni se ci si atterrà al target del 2%. Sarà molto di più e avrà un impatto enorme, ma dobbiamo farlo“. Difatti, l’ex primo ministro olandese, sostiene che sia doveroso avanzare collettivamente decidendo una cifra esatta e notevolmente superiore al target attuale. In questa prospettiva, il segretario generale ha sottolineato la necessità che gli Stati Uniti rimangano coinvolti e contribuiscano il più possibile per portare l’Ucraina in una posizione di forza in modo tale da avviare i colloqui di pace.

Ma posso dire agli europei che se la nuova amministrazione Trump sarò disposta a continuare a rifornire l’Ucraina dalla sua base industriale di difesa, il conto dovrà essere pagato anche dagli europei. Ne sono assolutamente convinto“, continua Rutte richiamando all’attenzione la responsabilità dell’Europa nel suo ruolo di alleata, in un conflitto che anche se mondiale, l’Ucraina rimane pur sempre più vicina all’Europa che agli Stati Uniti e Trump in questo momento sta pagando più degli europei stessi.

Il ragionamento che l’ex primo ministro olandese ha perseguito è stato poi rimarcato da Richard Grenell, l’inviato presidenziale degli Stati Uniti che nel suo intervento al Forum di Davos, dichiarando che gli Stati membri della Nato devono pagare la loro “giusta quota” per la difesa prima di prendere in considerazione l’ampliamento dell’Alleanza. “Non si può chiedere al popolo americano di espandere l’ombrello della Nato – spiega Grenell rispondendo al segretario Nato – quando gli attuali membri non stanno pagando la loro giusta quota e questo include gli olandesi che devono farsi avanti“.

Rutte sulla stretta di Trump a Putin

Mark Rutte si è mostrato estremamente favorevole al messaggio lanciato da Donald Trump a Valdimir Putin riguardante la minaccia di imporre ulteriori tariffe e sanzioni se non verrà posta fine alla guerra in Ucraina. Difatti, il Segretario della Nato, si è detto molto contento della posizione del tycoon, sostenendo che le sanzioni aiuteranno ad aumentare la pressione sulla Russia, visto che l’economia russa si trova in condizioni estremamente negative. Esprimendo speranza ai microfoni della Cnbc a margine del Forum svizzero, Rutte ha dichiarato che ora anche l’Europa farà di più con le sanzioni per “soffocare l’economia russa” e ridurre le risorse finanziarie di Mosca destinate alla guerra.

Sappiamo che si tratta dell’Ucraina, ma anche della collaborazione tra Cina, Corea del Nord, Iran e Russia e questo è fondamentalmente dovuto al fatto che non si tratta solo di un conflitto europeo“, fa notare l’ex primo ministro olandese sottolineando che il conflitto ucraino è una questione geopolitica globale. Quindi, se si otterrà un accordo scadente significherà solo vedere “il presidente della Russia darsi il cinque con i leader della Corea del Nord, dell’Iran e della Cina“, e per questo è interesse di tutti cercare di evitare “geopoliticamente evitare questo grosso errore“.

Nel concludere il proprio intervento, mark Rutte ha desiderato ribadire che l’obiettivo principale “deve essere quello di portare l’Ucraina nella migliore posizione possibile quando inizieranno i colloqui di pace e, quando questi termineranno” bisognerà assicurarsi “che la pace promossa collettivamente sia sostenibile e non venga mai più messa in discussione“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo