Il tour mondiale di Sting è molto ricco ma sembra che il cantante dovrà prendere una pausa perché deve curarsi. Dopo una visita, infatti, il medico gli ha consigliato di riposare. Dunque per ora tutti gli eventi previsti sono stati annullati.
A dare l’annuncio è il suo staff sul suo profilo social, ma non sono stati forniti dettagli. Ciò ha creato molto scompiglio tra i fan: in tanti si chiedono cosa stia succedendo all’artista, timorosi che possa trattarsi qualcosa di grave.
Il messaggio di Sting che spaventa i fan
“Su consiglio del suo medico, a causa di malattia, è con sincero rammarico che Sting deve cancellare la sua apparizione ai Bass Magazine Awards questo giovedì e posticipare i suoi concerti STING 3.0 a Phoenix, AZ (originariamente previsto per il 24 gennaio) al 1 giugno e a Wheatland, CA (originariamente previsto per gennaio 26) al 28 maggio, così come la sua esibizione al 20° anniversario della Cherrytree Music Company, ora in corso il 29 maggio“, ha scritto lo staff del cantante sui suoi social.
Hanno poi spiegato di non temere perché presto tornerà, dunque i fan presto potranno tornare ad ascoltare la sua musica: “I fan potranno conservare i biglietti per gli spettacoli posticipati, poiché saranno ancora validi per le nuove date. Sting si scusa sinceramente per l’inconveniente ed esprime la sua gratitudine ai fan per la loro comprensione”.
I commenti dei fan per Sting
L’annuncio ha spaventato molto i suoi fan che subito sui social gli hanno mostrato vicinanza: nonostante ciò potrebbe compromettere una propria perdita economica, ognuno di loro ha mostrato comprensione. “Tornerà presto, è forte, credo sia solo una specie di raffreddore o influenza. Comunque, gli auguro di guarire e gli mando abbracci e sostegno!”, ha scritto una fan minimizzando il problema.
In tanti, invece, gli hanno augurato una pronta guarigione: “Guarisci presto, Sting! Pregheremo per te!“. Per ora non sono state diffuse ulteriori informazioni sulla salute del cantante, dunque non è chiaro quanto sia grave e quanto durerà lo stop.
