Giovanni Amoroso è stato eletto Presidente della Corte Costituzionale, succedendo ad Augusto Barbera, il cui mandato si è concluso il 21 dicembre scorso. La decisione, presa oggi durante una riunione della Consulta, è stata unanime, sebbene la Corte si trovasse al minimo legale per deliberare, con 11 giudici presenti su 15. Amoroso, già Presidente facente funzioni dalla scadenza del mandato di Barbera, è stato nominato alla guida del massimo organo di garanzia costituzionale italiano e ha subito designato Francesco Viganò e Luca Antonini come vicepresidenti.
Giovanni Amoroso, un percorso di eccellenza
Nato il 30 marzo 1949 a Mercato San Severino, in provincia di Salerno, Giovanni Amoroso ha alle spalle una carriera magistrale. Laureatosi con lode in Giurisprudenza nel 1971 presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi in economia politica, è entrato in magistratura nel 1975, classificandosi al secondo posto nella graduatoria nazionale. Ha ricoperto incarichi di rilievo sia in ambito penale sia in ambito civile, distinguendosi per il rigore delle sue analisi e per l’innovativa capacità di sintesi.
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La sua esperienza alla Corte Costituzionale inizia nel 1990, quando diventa assistente di studio del giudice costituzionale Renato Granata, incarico che mantiene, con alcune interruzioni, fino al 2008. Da allora, Amoroso ha contribuito in modo significativo alla giurisprudenza costituzionale italiana, divenendo nel 2017 giudice costituzionale su nomina della Corte di Cassazione.
Un uomo di giustizia e cultura
La sua carriera magistrale si intreccia con un’intensa attività accademica. Amoroso ha insegnato diritto civile e giustizia costituzionale presso prestigiose università italiane, tra cui l’Università di Bari e quella della Campania Luigi Vanvitelli, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni di giuristi.
Il neo Presidente ha maturato anche significative esperienze internazionali, partecipando a incontri multilaterali tra Corti costituzionali europee e collaborando con istituzioni giudiziarie di paesi come Francia, Bosnia-Erzegovina e Marocco. Le sue relazioni hanno spesso evidenziato la centralità del dialogo tra le giurisdizioni come strumento di crescita e arricchimento reciproco.
Alla guida della Corte Costituzionale fino al 13 novembre 2026
Amoroso guiderà la Corte Costituzionale fino al 13 novembre 2026. Nel suo discorso di insediamento, ha sottolineato l’importanza della tutela dei diritti fondamentali e della collaborazione tra le istituzioni per affrontare le sfide del futuro. Sposato, padre di due figli e nonno di quattro nipoti, Amoroso rappresenta un esempio di dedizione e umanità che si riflette nella sua visione della giustizia: rigorosa, ma sempre orientata alla persona.
Con questa elezione, la Corte Costituzionale si prepara ad affrontare un nuovo capitolo della sua storia, sotto la guida di un presidente che ha saputo coniugare competenza tecnica e sensibilità umana in una carriera straordinaria.
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