Pagelle canzoni di Sanremo: Giorgia e Irama verso il podio?

Questa mattina i giornalisti hanno ascoltato in anteprima le canzoni di Sanremo: qui il riassunto dei commenti positivi e negativi

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Oggi è avvenuto il primo ascolto da parte dei giornalisti delle canzoni di Sanremo e ognuno ha fatto la propria classifica, immaginando già chi punta al podio e chi invece non ci potrà arrivare. L’ascolto da parte dei giornalisti è importante poiché per il 33% il voto della sala stampa è determinante.

Per ora sembra che i più quotati per il podio siano Giorgia, Olly e Irama, mentre molto deludenti Marcella Bella e Clara. Fedez è pronto a parlare della sua storia naufragata nel suo brano, invece Tony Effe non si allontanerà dal suo stile, nonostante si dicesse altro.

Sanremo: le pagelle

In generale diversi giornalisti hanno definito quest’anno le canzoni più amalgamate l’una con l’altra e sembra esserci una qualità migliore dei brani: in molti hanno apprezzato il lavoro di Carlo Conti.

GIORGIA, La cura per me: mantiene la sua sonorità e la sua melodia, mettendo in luce le sue qualità canore; il suo brano sembra puntare al podio.

OLLY, Balorda nostalgia: il brano parte piano per poi crescere ed esplodere, rimane nel suo range ma potrebbe arrivare sul podio.

ACHILLE LAURO, Incoscienti giovani: una ballad che sembra il sequel di Amore disperato, molto intimo.

GAIA, Chiamo io, chiami tu: ci sono stati pareri contrastanti su questo brano, alcuni lo hanno amato particolarmente, altri sono stati annoiati dalla canzone.

COMA_COSE, Cuoricini:  il loro brano parla del mondo dei social, è molto orecchiabile.

FRANCESCO GABBANI, Vivi la vita: brano che si trascina ma che al secondo ascolto potrebbe già entrare in testa.

WILLIE PEYOTE, Grazie ma no grazie: il pezzo più politico del festival, ironico e sfrontato.

NOEMI, Se ti innamori muori: ballad dove viene mostrata la sua voce intensa, Noemi qui mostra le sue capacità vocali.

RKOMI, Il ritmo delle cose:  un brano più adulto ma che poi rimane nella linea del cantante.

ROSE VILLAIN, Fuorilegge: non propone nulla di nuovo, brano molto simile a quello dello scorso anno.

BRUNORI SAS, L’albero di noci: Uno dei brani più intensi, molto nelle corde dell’autore, porta sul palco se stesso.

IRAMA, Lentamente: punta al podio con una ballad che sa essere anche struggente e intensa.

CLARA, Febbre: sembra una canzone già sentita che non porta nessuna novità, delude un po’.

EMIS KILLA, Demon: presenta una delle sue canzoni più belle, ma rimanendo nel suo mondo trap con un utilizzo esagerato dell’autotune.

FEDEZ, Battito: brano che parla di una storia importante finita male, è chiaro il riferimento, l’artista punta a far parlare di sé.

MODA‘, Non ti dimentico: rimangono nel loro sound, bel pezzo ma non sorprendono.

SIMONE CRISTICCHI, Quando sarai piccola: brano toccante che parla di demenza senile, Cristicchi punta al premio della critica attraverso una riflessione importante.

JOAN THIELE, Eco:  brano fresco, suadente che non annoia, potrebbe andare bene in radio.

THE KOLORS, Tu con chi fai l’amore: un ritornello che rimane in testa, ma una ballad nel loro stile che non sorprende.

SARAH TOSCANO, Amarcord: punta a far ballare con un pezzo fresco che forse potrebbe andare bene per l’Eurovision.

BRESH, La tana del granchio: ballad intensa con sonorità complesse, un brano molto descrittivo che lascia spazio all’immaginazione.

MARCELLA BELLA, Pelle diamante: un po’ Loredana Berté un po’ Ricchi e Poveri, cerca di essere attuale ma ci riesce poco.

TONY EFFE, Damme ‘na mano: brano un po’ controverso che non si allontana dal suo stile, una cosa è certa, le polemiche non mancheranno.

ELODIE, Dimenticarsi alle sette: un brano attuale ma che ci riporta ad un’Elodie delle origini, molto adatto a Sanremo.

FRANCESCA MICHIELIN, Fango in Paradiso: molto forte, non delude, ma al tempo stesso sembra già sentita, non portando nulla di nuovo.

LUCIO CORSI, Volevo essere un duro: una lettera a se stesso dove si nota la sua dote da cantautore.

SHABLO feat GUE’, JOSHUA E TORMENTO, La mia parola: una street song che si allontana da tutto ciò che è trash.

SERENA BRANCALE, Anima e core: mix tra napoletano ed italiano con un’interpretazione che coinvolge.

ROCCO HUNT, Mille vote ancora: anche qui c’è un mix tra italiano e napoletano, dove si fa un’importante riflessione sociale, ma manca qualcosa.

MASSIMO RANIERI, Tra le mani un cuore: brano scritto da Tiziano Ferro e Nek, testo importante che però non convince nel totale.

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