Un cavo di sicurezza per la chiusura delle biciclette è stato ritrovato posizionato sulla fune elettrica della linea aerea del secondo binario della stazione di Montagnana, alle porte di Padova. Un tecnico di Rfi, lo scorso giovedì, ha individuato l’oggetto anomalo e insieme ad alcuni colleghi ha proceduto alla sua rimozione in sicurezza, così da evitare che sulla linea si verificassero ritardi o soprattutto episodi gravi di pericolo. Immediata, poi, la denuncia al Compartimento Polfer di Verona, che a sua volta ha avvertito le autorità di competenza.
Gli agenti della Digos sono dunque al lavoro per comprendere chi possano essere i responsabili di questo fatto, nella consapevolezza delle gravità delle conseguenze che questo gesto avrebbe potuto provocare. Come riportato dai manutentori di Rfi, infatti, se il cavo rivestito in gomma non fosse stato tempestivamente rimosso, avrebbe potuto provocare il danneggiamento del pantografo del treno “con conseguenti danni per l’alimentazione della linea aerea“, oltre ad “arrecare pericolo per la circolazione dei treni“.
Padova, l’ipotesi del sabotaggio
L’evento è accaduto a pochi giorni di distanza da una serie di guasti sulla linea ferroviaria del Paese che hanno fatto sorgere in Ferrovie dello Stato il dubbio che dietro a queste coincidenze potessero esservi dei sabotatori. Il ritrovamento a Padova, quindi, avrebbe nuovamente innescato questo pensiero, a cui però potranno rispondere solo le indagini attualmente in corso. Quindi, la Digos della questura di Padova ha segnalato la circostanza alla procura di Padova in ordine all’ipotesi di reato “attentati alla sicurezza dei trasporti“, ai sensi dell’articolo 432 del codice penale che prevede la reclusione fino a 5 anni.
Il caso ha poi attirato anche l’attenzione del ministero dei Trasporti, che ha deciso di commentare quanto avvenuto con una nota. “La denuncia formalizzata da Fs dopo la segnalazione, in Veneto, di un oggetto che avrebbe potuto causare danni significativi al pantografo e alla linea elettrica dei treni è estremamente preoccupante“, si legge nel comunicato, in cui viene ricordato come l’ipotesi dell’attentato ai trasporti non possa essere trascurata e come la speranza attuale sia quella che venga fatta chiarezza al più presto. Salvini starebbe seguendo il caso con assiduità.
L’esposto di Ferrovie dello Stato
Il 15 gennaio, a seguito di alcuni giorni di fuoco per il settore del trasporto su rotaia, il Gruppo Ferrovie dello Stato ha deciso di presentare un “esposto denuncia molto dettagliato” alle autorità competenti, affinché si indaghi sull’origine dei guasti che continuano a verificarsi sulle linee ferroviarie del Paese. La necessità dell’esposto si sarebbe fatta palese “alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette“.
Fs ha poi sottolineato come i dubbi principali riguardino gli orari in cui si sono verificati alcuni dei problemi, in quanto si tratterebbe di momenti strategici della giornata in cui il numero dei pendolari è maggiore. Non si escludono, però, neanche i fattori legati al tipo di guasti e alla loro frequenza.
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