“Se si vogliono vincere le elezioni c’è bisogno della sinistra e di una parte che va al centro“, è questo il pensiero dell’ex premier Romano Prodi sul futuro della politica italiana. Dopo anni di immobilismo da parte del centrosinistra è arrivato ora il momento di dare una scossa allo scenario politico italiano, perché da soli il Pd e le forze della sinistra non basta. Questo è il momento più adatto perché “la gente comincia ad essere stanca del governo” e perché, pur essendoci ancora un primo ministro che ha un forte consenso personale, ora “la gente ha le orecchie aperte“.
In questo senso, quindi, la soluzione per lo sblocco delle elezioni politiche del 2027 risiede nell’accordo tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle e all’apertura delle porte ai partiti del centro. In questo senso, l’ex leader dell’Ulivo, ha sottolineato come in nessun Paese esista un singolo partito che riesce a governare e di conseguenza questo non è possibile neanche in Italia.
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“È bene cominciare a discutere ed è bene se nello stesso giorno ci sono due gruppi anche con opinioni diverse“, ha sostenuto l’ex presidente del Consiglio, facendo riferimento alle due conferenze che si terranno da domani a Orvieto, dove si terrà il convegno dei liberal alla presenza di Gentiloni e a Milano, dove è previsto l’incontro della nuova formazione di Comunità democratica.
L’ex presidente della Commissione Ue ha poi dedicato parte del suo intervento a Omnibus, su La7, alla situazione che riguarda il premier Meloni e l’ascesa al potere di Donald Trump e Elon Musk, sottolineando come questa “sia due volte obbediente” nei loro confronti. Commentando, poi, il presunto affare Starlink, Prodi ha criticato l’idea di preferire affidarsi ad un soggetto straniero e privato invece di investire per costituire un progetto europeo. “Io mi aspettavo uno scatto d’orgoglio europeo“, ha dichiarato l’ex premier, sottolineando poi: “Musk ci presenta il futuro ma noi affidiamo il nostro futuro agli altri o ce lo costruiamo noi?“.
Prodi: “Il Pd è l’ancora del movimento ma non basta“
Nel discorso di Romano Prodi, ciò che salta immediatamente all’occhio è la consapevolezza che ad oggi il Partito democratico da solo non ha la capacità e la possibilità di governare. Così, sembra arrivato il momento di aprire le proprie vedute e lasciar entrare nella coalizione forze che fino a questo momento sono state ignorate. Secondo Prodi, quindi, è necessario che la componente del centro inizi ad avere maggiori spazi. Al momento, però, l’ex premier non sa se questa corrente centrista debba essere interna o esterna al Partito democratico.
Ciò che conta è che al momento il Pd ” è l’ancora, il perno, di questo movimento“, anche se i suoi sforzi al momento non bastano. Così, di fronte a questa consapevolezza è necessario ricomincia a discutere, ad aprire dibattiti, perché “la democrazia comincia alla base del dialogo” e proprio grazie alla capacità di parlare alla base, Prodi sottolinea di essere riuscito a “vincere le elezioni con un millesimo delle risorse del mio competitore“.
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