Gli amanti della pizza concordano: il 17 gennaio è uno dei giorni più atteso dell’anno. Si celebra infatti il World Pizza Day, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli.
La nascita della pizza Margherita
Fu Raffaele Esposito, nel 1889, a inventare e sfornare la prima pizza Margherita in onore di Margherita di Savoia, allora Regina d’Italia. Gli ingredienti scelti – pomodoro, mozzarella e basilico – simboleggiano i colori della bandiera italiana: rosso, bianco e verde.
Oggi la pizza Margherita è amata in tutto il mondo, insieme alla famosa pizza Pepperoni, che, nonostante il nome, ha poco a che fare con i peperoni.
Pizza Margherita e patrimonio UNESCO
Dal 2017, l’arte del pizzaiolo napoletano è riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO. La tradizione italiana ha conquistato il mondo, e passeggiando per le strade di New York è facile trovare pizzerie che sfornano le classiche Margherita e Pepperoni, amatissime dagli stranieri.
L’effetto Pizza e il successo americano
Sebbene la pizza abbia origini italiane, il suo successo internazionale è esploso prima negli Stati Uniti. Si parla di “Effetto Pizza”, un fenomeno per cui una tradizione locale viene valorizzata all’estero per poi tornare nel luogo d’origine.
La prima pizzeria della storia, infatti, nacque a New York nel 1905 grazie a Gennaro Lombardi, un emigrato italiano, circa 15 anni dopo l’invenzione della pizza Margherita.
Cos’è la pizza Pepperoni?
La pizza Pepperoni, amatissima negli Stati Uniti, è preparata con pomodoro, mozzarella e una varietà di salame piccante e affumicato chiamato “pepperoni“, creato a fine Ottocento dagli immigrati italoamericani. Durante la cottura, il grasso del salame si scioglie, rendendo la pizza ancora più saporita.
Spesso paragonata alla nostra “Pizza Diavola”, la Pepperoni viene venduta in formato “by the slice” e domina le classifiche come pizza più ordinata al mondo.
La pizza e il food delivery
La pizza è la regina indiscussa del food delivery: oltre 10 milioni di italiani ordinano cibo online, e la pizza è spesso la scelta preferita.
Già nel 1994, la catena californiana Pizza Hut fu pioniera nel settore, offrendo la possibilità di ordinare pizza online attraverso il proprio sito web.
Pizza nello spazio
La pizza ha raggiunto anche lo spazio! Nel 2001, Pizza Hut consegnò una pizza all’astronauta russo Yuri Usachov a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, pagando un milione di dollari per questa missione.
Generalmente, gli astronauti consumano cibi a lunga conservazione, e per evitare problemi in microgravità, si usano alimenti che non si sgretolano. La “pizza spaziale” è spesso una base simile a un taco, spalmata di pomodoro, per evitare briciole.
La pizza con la stampante 3D
La NASA, che vieta collaborazioni commerciali, ha sviluppato una stampante 3D capace di preparare pizze per gli astronauti. Questo dispositivo crea la pizza strato per strato, utilizzando salse e ingredienti in polvere miscelati con acqua, pronti in soli 70 secondi.
In sostituzione della mozzarella si usa una salsa di formaggio, mentre al posto del pomodoro si impiega ketchup. L’ingegnere Anjan Contractor ha progettato questa tecnologia per permettere anche agli astronauti di godersi una pizza nello spazio!
© Riproduzione riservata