“Nonostante i tentativi ostruzionistici delle opposizioni, la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid prosegue speditamente il proprio lavoro“. Sono queste le parole di Guido Liris, componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid, in merito alle verifiche che si stanno effettuando sullo scandalo delle mascherine chirurgiche acquistate ed adoperate nel corso della pandemia nel 2020.
Il commento del senatore di Fratelli d’Italia è stato sostenuto dall’audizione tenutasi oggi del rappresentante della JC Electronics, ossia l’azienda che ha vinto la causa contro lo Stato italiano in merito all’annullamento del contratto per la fornitura di mascherine, revocato su “basi illegittime” secondo i giudici del Tribunale di Roma.
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Proprio dalle parole del rappresentante “emergerebbero – spiega Liris – aspetti sinistri della gestione Arcuri, come il cambio di nome delle ditte fornitrici di mascherine in corso d’opera, nonché la differenza tra i quantitativi dei dispositivi forniti e le cifre pubbliche elargite“. Inoltre, secondo il senatore, “gli italiani hanno il diritto di conoscere se Arcuri sapeva che le mascherine da lui acquistate, in luogo di quelle idonee della Jc Electronics, non erano adeguate in termini sanitari“.
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