I razzi e i satelliti di Elon Musk non sono più gli unici prodotti creati dall’azienda di un multimiliardario americano a tentare la corsa allo spazio. Oggi, il razzo New Glenn di Jeff Bezos ha spiccato il volo per la prima volta dalla famigerata stazione di Cape Canaveral, in Florida. Nonostante un certo ritardo da parte del patron di Amazon nel tentativo di colonizzare lo spazio, il lancio della missione di Blue Origine, la società spaziale del miliardario, segna un cambio di passo nel settore.
Elon Musk, ora, ha un vero e proprio avversario. Uno che dispone quasi delle sue stesse possibilità, in tema di fondi e risorse, e che potrebbe in qualche modo mettere in difficoltà il lavoro di Space X. Se ormai da tempo, i prodotti dell’uomo più ricco del mondo sono in grado di andare in orbita e raggiungere anche la Stazione spaziale internazionale, i passi in avanti di Bezos potrebbero creare una certa concorrenza. In questo senso, quindi, la Nasa e le altre società governative che usufruiscono dei sistemi di Musk, auspicano che in breve tempo possa verificarsi un abbassamento dei prezzi dei servizi di Space X.
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La concorrenza è infatti spietata e col tempo quindi, la Nasa potrebbe poter scegliere tra vari servizi, cercando sempre di rispettare il principio della qualità prezzo. Elon Musk, però, non sembra particolarmente preoccupato e, oggi, a seguito della riuscita della prima fase della missione di Blue Origin, ha deciso di mandare un messaggio proprio a Jeff Bezos: “Congratulazioni per aver raggiunto l’orbita al primo tentativo!“.
Jeff Bezos e il primo lancio del New Glenn
In realtà, Jeff Bezos ha incontrato diverse difficoltà prima di riuscire effettivamente a mettere in atto il successo di oggi. Il primo lancio della missione di Blue Origin era infatti previsto qualche anno fa, eppure la tabella di marcia del multi-miliardario non ha seguito i passi sperati. Così solo oggi, alle otto di mattina in Italia e alle 2 di notte in Florida, il New Glenn è riuscito a staccarsi dal terreno.
Un lancio di prova, però, è stato annullato lo scorso lunedì, a causa di una serie di problematiche riscontrate durante il conto alla rovescia. Grazie all’azione degli esperti è stato quindi possibile scoprire un problema di formazione di ghiaccio su una linea di spurgo del razzo. Lo scopo finale della missione, ora, è far atterrare il booster di New Glenn su una nave drone posizionata a circa mille chilometri di distanza nell’Oceano Atlantico.
Invece, la parte superiore del razzo continuerà il suo viaggio in orbita insieme ad un prototipo di astronave avanzata, finanziato dal Dipartimento della Difesa chiamato Blue Ring, che un giorno potrebbe viaggiare attraverso il sistema solare. Il successo del lancio ha ovviamente accresciuto la fiducia nei confronti della società Blue Origin, che è già riuscita a strappare assicurata un contratto con la Nasa per lanciare due sonde su Marte a bordo di New Glenn.
Il razzo, infatti, è più grande del Falcon 9 di Space X, ma è più piccolo del Falcon Heavy, anche se è in grado di trasportare l’equivalente di 20 camion. Inoltre, il razzo supporterà anche il progetto Kuiper, che prevede la creazione di una costellazione di Internet satellitare, progettata per competere con Starlink. Elon Musk, ovviamente, continua a mantenere un vantaggio che sembra quasi irraggiungibile, eppure lo strappo di Bezos, che nutre come lui una certa fascinazione per lo spazio, potrebbe divenire una rogna fastidiosissima per l’uomo più ricco del mondo.
Intanto, continua a crescere il sogno del proprietario di Amazon, che ha spiegato che il suo obiettivo finale è proprio quello di riuscire a trasferire l’industria pesante nello spazio, così da salvare il pianeta e consentire una vita più dignitosa alla natura e alle civiltà che lo abitano.
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