A Los Angeles si infuocano anche le fake news: quali sono le più fantasiose e preoccupanti

Tra laser israeliani, elicotteri bloccati da Biden e vigili del fuoco armati di borsette al posto degli estintori, gli statunitensi sembrano non avere più chiaro cosa sia vero e cosa non lo sia. Gli incendi di Los Angeles continuano ad avanzare e il sito Newsguard ha deciso di smentire nove delle notizie false con più seguito in questi giorni

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Los Angeles brucia ormai da sei giorni e le fiamme, oltre ad alimentare la devastazione della California del Sud, sembrano accentuare lo scontento della popolazione e la circolazione di fantasiose Fake News. Al momento, infatti, non sono chiare le cause specifiche dei singoli roghi e questa situazione di incertezza ha causato la circolazione sul web di informazioni non accurate che rischiano di creare una bolla di disinformazione senza precedenti.

Inoltre, la situazione è aggravata dal fatto che sia il sindaco di Los Angeles che il governatore della California sono esponenti del partito democratico di Joe Biden e in aperta opposizione con il presidente eletto, Donald Trump, che salirà al potere il prossimo 20 gennaio. Proprio quest’ultimo, solo pochi giorni fa, ha attaccato il governatore Gavin Newsom, sostenendo che questo non sarebbe stato in grado di gestire l’emergenza e avrebbe quindi aggravato la situazione degli incendi.

Incendio a Los Angeles
Incendio a Los Angeles

Il clima di scontento, quindi, ha portato i cittadini ad incolpare il governo attuale, e le sue scelte in politica estera e interna, che avrebbero portato alla situazione catastrofica. Il sito Newsguard, che monitora la disinformazione online, ha individuato per il momento ben nove Fake News circolanti sul web, che sono state smentite e spiegate nella pagina Los Angeles Wildfires Misinformation Fingerprints, con l’obiettivo di tenere aggiornati correttamente tutti gli utenti interessati alla questione.

Los Angeles, quali sono le nove Fake News che circolano

Tra le nove Fake News sugli incendi a Los Angeles, ne risultano alcune particolarmente fantasiose, che comunque hanno attirato nel loro tranello centinaia di migliaia di utenti. In primis, c’è la teoria per cui i roghi sarebbero stati causati da “laser spaziali israeliani“, che però ha avuto un seguito modesto e concentrato soprattutto negli account sociali orientati alla cospirazione.

Segue, poi, l’ipotesi che, a causa della mancanza di attrezzature, i pompieri Usa abbiano utilizzato delle borsette da donna per cercare di estinguere le fiamme. Questa notizia avrebbe circolato a causa di alcune immagini ritraenti i vigili del fuoco che utilizzano delle speciali sacchette ignifughe, necessarie a raccogliere velocemente acqua da diversi fonti. Da lontano e agli utenti meno attenti queste sono quindi apparse delle borsette. Fa riflettere, invece, la notizia falsa riguardante la distruzione della scritta Hollywood sulle colline del quartiere omonimo, circolata a seguito della pubblicazione di una immagine generata dall’Intelligenza Artificiale che ritraeva la scritta in fiamme.

Non mancano poi disinformazioni sulla gestione degli incendi da parte del governo. Secondo alcuni, infatti, i Canadair e gli elicotteri di soccorso non si sarebbero innalzati in volo a causa di una visita del presidente Biden nel sud della California. La notizia ha avuto seguito negli account di influencer e utenti conservatori, ma è stata smentita dalla dichiarazione delle autorità di Los Angeles, che hanno confermato che i velivoli non hanno potuto volare a causa dei forti venti.

Un attacco diretto alla sindaca di Los Angeles è stata invece la messa in circolazione di una notizia riguardante il mancato rifornimento dei serbatoi di acqua della contea di Los Angeles, smentita però dal sito Verify, che ha certificato come questi siano stati riempiti lo scorso 6 gennaio.

La disinformazione negli Usa

L’azione del sito Newsguard si inserisce in quadro piuttosto complesso che vede protagonisti i social media Usa. Solo alcuni giorni fa, infatti, il proprietario di Meta, Mark Zuckerberg, ha annunciato la volontà di eliminare i fact checkers di terze parti dai social di sua proprietà, ovvero Facebook, Instagram e Threads, giustificando la sua scelta con il timore che questi in qualche modo limitino il diritto di parola e portino avanti azioni finalizzate alla censura.

Questa scelta, ovviamente, renderebbe più semplice la circolazione di notizie false, rendendo più pericolosa la navigazione degli utenti, che non saranno più protetti dalla disinformazione. In questo senso, quindi, l’azione di Newsguard risulta più importante che mai, per evitare che semplici trend social vadano ad influenzare potenziali elettori.

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