Veneto, Zaia non vuole lezioni sul terzo mandato: “C’è chi è sfamato da 30 anni in Parlamento”

Per quanto riguarda, poi, la possibilità di una sua ricandidatura, il presidente conferma le sue intenzioni. "Io sono a disposizione della Lega", ha infatti sostenuto, ricordando però che i mesi che mancano all'elezione sono ancora numerosi. Sulla possibilità di una corsa unitaria del centrodestra, Zaia ha sottolineato che è necessario comprendere se vi siano i presupposti "per farla bene"

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Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, non ha intenzione di stare a sentire i pettegolezzi riguardanti le prossime elezioni regionali, né è pronto a far sapere quali siano le sue reali intenzioni sul futuro della sua carriera. A 10 mesi dal voto sul nuovo governatore del Veneto, dunque, è tutto da decidere. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina, il governatore veneto ha sottolineato di ritenere la questione del terzo mandatoun’anomalia tutta nostra“, che però non lo preoccupa particolarmente.

Allo stesso tempo, ha ritenuto doveroso sottolineare come sia “inaccettabile” che vengano bloccati i mandati degli amministratori che sono eletti dal popolo, solo perché si rischierebbe di creare centri di potere“. Ad aggravare la situazione, poi, vi sarebbe il fatto che questo allarme giunga proprio “da bocche che da 30 anni sono sfamate dal Parlamento“. Zaia, dunque, rilancia un’allarme, collegato alla presunta mancanza di equità riguardante i periodi di potere delle istituzioni, e sottolinea come il terzo mandato non possa essere applicato solo in determinate circostanze.

Il presidente del Veneto, Luca Zaia
Il presidente del Veneto, Luca Zaia

Per quanto riguarda, poi, la possibilità di una sua ricandidatura, il presidente conferma le sue intenzioni. “Io sono a disposizione della Lega“, ha infatti sostenuto, ricordando però che i mesi che mancano all’elezione sono ancora numerosi. Inoltre, il governatore lascia intendere la possibilità di una sua corsa in solitario, nel caso in cui il Carroccio, o in generale il centrodestra, dovesse optare per un altro candidato. “La mia priorità sono i veneti e le venete. La Lega viene dopo i cittadini ma prima del centrodestra“, ha infatti dichiarato il presidente, per poi aggiungere: “Ma se prima vengono i veneti penso sia giusto che nulla sia calato dall’alto“.

Zaia: “Spero in una corsa unitaria, ma ci devono essere i presupposti

Il governatore ha poi ammesso che, nel caso in cui dovesse esservi lo sblocco dei mandati, sarebbe pronto a ricandidarsi, in quanto questa sua decisione “darebbe risposta ai tanti cittadini” che glielo chiedono. D’altra parte, però, resta il dubbio sulla lista che conterrà il nome del presidente. “Ovvio che noi speriamo una corsa unitaria ma è fondamentale che ci siano i presupposti per farla bene“, ha quindi sottolineato il presidente di Regione, chiarendo di comprendere i tentativi di Forza Italia e FdI di proporre un loro candidato per la corsa alla Regione.

È umano e comprensibile che ogni  partito avvicinandosi alle elezioni accampi dei ‘desiderata’“, ha infatti spiegato Zaia, sottolineando però di voler rinunciare al suo posto solo quando gli sarà apertamente detto che in questi 15 anni ha governato male. Il governatore ha poi concluso sostenendo di non essere impegnato in una “battaglia sul terzo mandato“, ma di voler solamente tutelare il benessere della popolazione veneta, perché “non ci siamo mai trovati di fronte ad una chiamata del popolo come questa“.

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