Monopattini in crisi, crollano del 30% i noleggi nell’ultimo mese: c’entra il nuovo Codice della strada?

Dallo scorso 14 dicembre, giorno dell'entrata in vigore del Codice, è obbligatorio l'utilizzo del casco e il possesso di una targa e di una assicurazione per potersi mettere alla guida di questi veicoli elettrici. Proprio da questo periodo, poi, sarebbe iniziato il crollo dei noleggi e delle vendite

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Il settore dei monopattini elettrici sta affrontando una crisi senza precedenti, con cali di fatturato vertiginosi e difficoltà a comprendere in che modo riconquistare la fiducia dei suoi clienti. Se fino a qualche mese fa, l’acquisto o il noleggio di un monopattino elettrico poteva sembrare un’ottima idea per affrontare e superare il traffico in tilt delle grandi città, oppure adottare uno stile di vita ecosostenibile e attento all’ambiente, oggi la situazione appare radicalmente cambiata.

Il motivo? Secondo l’Alleanza per la mobilità sociale, il crollo sarebbe dovuto all’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, voluto dal vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. All’interno di questa riforma, infatti, è contenuto un duro giro di vite riguardante proprio l’utilizzo dei monopattini elettrici. Dallo scorso 14 dicembre, giorno dell’entrata in vigore del Codice, è quindi obbligatorio l’utilizzo del casco e il possesso di una targa e di una assicurazione per potersi mettere alla guida di questi veicoli elettrici.

Il tentativo di rendere più sicure le strade italiane, quindi, si è trasformato in un’arma a doppio taglio, che ha messo seriamente in pericolo il benestare di questo settore. Inoltre, sempre secondo l’Alleanza, la mancanza della pubblicazione di decreti attuativi, che chiariscano queste regole ai cittadini, ha creato ulteriore incertezza tra i clienti, tanto da convincerli a fare a meno di questo servizio.

I dati del crollo delle vendite dei monopattini elettrici

Secondo il primo bilancio dell’Alleanza per la mobilità sostenibile, che ingloba al suo interno gli operatori di Assosharing, i produttori e distributori come Platum e Attiva, Consumerismo No Profit e i rivenditori, solo nel primo mese dell’entrata in vigore del Codice, quindi dal 15 dicembre 2024 al 10 gennaio 2025, il numero complessivo di noleggi di monopattini elettrici nelle principali città italiane è crollato del -30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato risulta preoccupante per tutte le aziende che al momento hanno deciso di investire in questo settore, fino a poco tempo fa estramamente redditizio.

Oltre ai noleggi, in questo stesso periodo sono crollate anche le vendite dei monopattini e si stima che nei prossimi 12 mesi il mercato possa perdere tra il 20 e il 50% dei profitti. Si tratterebbe di circa 300 milioni di euro di fatturato, che potrebbero creare problemi anche alle casse dello Stato, visto le mancate entrate derivate dall’Iva di queste transazioni. L’Alleanza ha poi lanciato un allarme anche per quanto riguarda il crollo dei posti di lavoro, che potrebbe riguardare circa 3mila persone nei prossimi cinque anni.

Sulla questione monopattini elettrici, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha sottolineato che le nuove norme sono necessarie per la tutela di chi usa i monopattini e dei pedoni, che rischiano di essere investiti. Incalzato sui motivi che non lo hanno spinto a vietare del tutto il loro utilizzo, Salvini ha chiarito di aver voluto cercare una mediazione ragionevole“, al fine di lasciare la possibilità ai cittadini di utilizzare questo mezzo di trasporto, anche se in maniera più sicura. Questa via di mezzo, però, se gestita in maniera non adeguata rischia di compromettere comunque l’esistenza di questo settore in Italia.

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