Il ministro degli Esteri e vicepremier forzista, Antonio Tajani, in occasione dell’intervento di apertura della kermesse di Forza Italia “Azzurri in vetta“, che si sta tenendo oggi a Rivisindoli e Roccaraso, ha affrontato alcuni dei temi più importanti che il partito vuole perseguire in questo 2025. In particolare, il leader azzurro ha spostato nuovamente l’attenzione sulla controversa questione dello Ius Scholae, ovvero la riforma dell’assegnazione della cittadinanza, e sulla crescita del partito verso l’obiettivo del 20% dei consensi da ottenere entro le prossime elezioni politiche.
Non sono mancati, poi, i riferimenti al delicato tema del terzo mandato, tornato in auge in questi giorni, a causa dell’annuncio del premier riguardante l’impugnazione da parte del governo della Legge proposta dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca. “Siamo contro il terzo mandato perché in democrazia è bene che chi governa per 10 anni non si trasformi in padrone assoluto“, ha sostenuto il leader forzista, ricordando come sia positivo per un governatore o un sindaco lasciare spazio anche ad altre figure della propria coalizione.
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In questo senso, Tajani ha poi sottolineato come Forza Italia si differenzi in molti punti dai suoi alleati, ma come allo stesso tempo tenti di rimanere leale con essi, evitando però di essere “sottomessa”, perché “essere leale significa dire la verità davanti e non colpire alle spalle“. Così FI preferisce non nascondere i propri punti di vista, ma renderli espliciti, così da dare modo anche agli alleati di comprendere la propria posizione e come sia meglio muoversi.
Tajani: “Lo Ius Scholae torni al centro del dibattito“
Il leader di Forza Italia è poi tornato a parlare della riforma dell’assegnazione della cittadinanza, dopo mesi di silenzio. La scorsa estate il tema aveva creato numerose divergenze all’interno della maggioranza, in particolare con la Lega di Matteo Salvini, che si è detta contraria a qualunque tipo di modifica. Oggi, Tajani ha invece ribadito l’importanza e la centralità del tema, che sarà quindi nuovamente perseguito dal suo partito.
“Bisogna rimettere all’ordine del giorno del dibattito politico-parlamentare la questione dello Ius ltaliae, lotta a immigrazione irregolare“, ha infatti dichiarato il ministro degli Esteri, sottolineando come su questo argomento e molti altri FI deve essere in grado di trovare consensi anche al di fuori della coalizione del centrodestra. “Chiedo in tal senso a tutti voi militanti di profondere al massimo il vostro impegno“, ha continuato il vicepremier, ricordando le grandi sfide che in questo nuovo anno aspettano il partito.
Il leader forzista ha infatti evidenziato come, già il 25 gennaio, FI abbia intenzione di presentare un nuovo piano industriale, pensato per far tornare l’Italia ad essere la seconda potenza manifatturiera dell’Ue. “Abbiamo bisogno di una classe dirigente che si impegni al massimo della forza nella costruzione di un grande progetto“, ha aggiunto poi il ministro.
Tajani: “Su Sala non ho fatto propaganda ma ho ottenuto risultati“
Il ministro degli Esteri ha poi voluto affrontare un tema che è venuto alla luce negli scorsi giorni. A seguito della liberazione di Cecilia Sala, la reporter italiana detenuta in Iran per 21 giorni, alcune voci di corridoio avrebbero visto la figura di Tajani messa in ombra dalle attività del governo e delle intelligence. Secondo il vicepremier, si tratterebbe però di assurdità, perché “chi è al governo non deve fare propaganda, deve ottenere risultati” e questo sarebbe esattamente ciò che è avvenuto nella vicenda che ha visto al centro il ritorno della giornalista.
“Tutto quello che abbiamo detto si è avverato, ma non serviva fare clamore durante questa vicenda“, ha ricordato Tajani, sottolineando come la vicenda si sia conclusa in tempi così brevi grazie alla sintonia creata tra il lavoro della Farnesina, di Palazzo Chigi e dei servizi di intelligence. “Questo è quello che conta e quello che apprezzano i cittadini. Le battute le lasciamo ai battutisti“, ha poi concluso il vicepremier forzista.
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