Zelensky vola da Meloni e ringrazia l’Italia: “Insieme, possiamo raggiungere pace giusta”

"Sto facendo del mio meglio per porre fine a questa guerra con dignità entro quest'anno", ha invece dichiarato il leader di Kiev nel corso del mini vertice a Ramstein, durante il quale è stato nuovamente affrontato il tema di possibili truppe Ue nel conflitto

Redazione
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Volodymyr Zelensky è volato in Italia per incontrare la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al fine di affrontare un bilaterale che ha ovviamente al centro il futuro dell’Ucraina. “Sono profondamente grato all’Italia e al popolo italiano per il loro incrollabile sostegno“, ha dichiarato il leader di Kiev, sottolineando l’importante apporto che la costante presenza dell’Italia, e dei suoi aiuti, ha dato al conflitto. “Insieme possiamo avvicinare una pace giusta“, ha poi ricordato, quasi mandando un messaggio a chi sull’alleanza con l’Ucraina inizia a nutrire qualche dubbio.

Tra 11 giorni, infatti, negli Usa si insedierà ufficialmente il 47esimo presidente, Donald Trump, che sembrerebbe avere idee ben distanti da quelle del suo predecessore democratico. L’Ucraina non sarà abbandonata del tutto, ma sembrerebbe che per il tycoon ciò che conta sia il raggiungimento della fine del conflitto, con o senza una pace giusta. In questo senso, quindi, assume un’importanza tutta particolare anche la riunione del Gruppo di Contatto a Ramstein, che è stata l’ultima dell’epoca di Joe Biden.

Mark Rutte, Nato
Mark Rutte, segretario generale della Nato

Quest’ultimo avrebbe dovuto partecipare al vertice con Meloni e Zelensky ma gli incendi di Los Angeles ne hanno vietato la partecipazione, per cui si ipotizza che il leader di Kiev e quello di Washington non riusciranno più ad incontrarsi prima dell’avvento dell’era di Donald Trump. Al momento, quindi, il futuro sembra piuttosto incerto ed è proprio il segretario generale della Nato, Mark Rutte, a ricordare quanto l’esito del conflitto russo ucraino possa influenzare il resto dell’Occidente: “Il mondo sta guardando e alla fine conterà molto, dato il contesto geopolitico, se Kiev avrà un buon accordo, quando deciderà di entrare nei negoziati, oppure no“.

Ucraina, i nuovi aiuti per Zelensky

Sto facendo del mio meglio per porre fine a questa guerra con dignità, per l’Ucraina e per tutta l’Europa, entro quest’anno“, sono queste le parole che Volodymyr Zelensky, ha rivolto ai circa 50 ministri della Difesa che hanno partecipato al mini vertice a Ramstein, sottolineando nuovamente come i soli sforzi di Kiev non siano abbastanza per porre fine a questo conflitto. Così gli alleati della Nato, ovvero i partecipanti più fondamentali di questa riunione, hanno mostrato nuovamente il loro sostegno al Paese attaccato dalla Russia.

Gli Stati Uniti hanno infatti annunciato un nuovo pacchetto di aiuti da 500 milioni di dollari, che comprende anche missili per la difesa aerea. Invece, il Regno Unito ha dichiarato di essere pronta a fornire, nel corso del 2025, 30mila droni di tipo Fpv, ovvero droni all’avanguardia che “aiuteranno l’Ucraina a combattere l’aggressione russa“, perché consentiranno all’esercito ucraino di manovrare oltre le difese aeree russe per colpire le postazioni nemiche e i veicoli corazzati.

Ucraina, torna l’ipotesi delle truppe Ue

Lo stesso segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha ricordato che l’obiettivo dell’organizzazione è quello di “essere sicuri che l’Ucraina abbia ciò che le serve in termini di equipaggiamento e addestramento per prolungare la battaglia e prevalere“. Nel corso del mini vertice, poi, è tornato in auge il tema del possibile schieramento delle truppe europee in Ucraina. Una questione che ormai da mesi viene sollevata e che finora non ha ancora ottenuto il via libera.

Il nostro obiettivo è trovare quanti più strumenti possibili per costringere la Russia alla pace“, ha infatti ricordato il leader di Kiev, sottolineando come ogni tipo di aiuto a questo punto del conflitto possa rivelarsi fondamentale. “Credo che il dispiegamento di contingenti dei partner sarebbe uno dei migliori strumenti“, ha sottolineato poi Zelensky, provando nuovamente ad aprire la breccia nell’Ue.

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