Cecilia Sala è in Italia: “È finito un incubo che è durato tantissimo”

Accompagnata dall'aereo C130 dell'Aeronautica militare, la giornalista detenuta in Iran dal 19 dicembre torna ufficialmente in Italia; ora la giornalista sarà sentita dai Ros e poi potrà fare ritorno a casa

Redazione
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Cecilia Sala è atterrata a Ciampino e, appena scesa dal volo di Stato, ha abbracciato a lungo il suo compagno, Daniele Raineri, sulla pista dell’aeroporto di Roma. La reporter ha poi incontrato i suoi genitori, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Ora, secondo quanto si apprende, Sala sarà sentita dai Ros e poi potrà tornare a casa. La giornalista ha poi contattato i suoi colleghi di Chora Media, mandando loro un audio con poche e semplici parole: “Ciao, sono tornata!“. Il padre, Renato Sala, ha raccontato i momenti che hanno seguito la consapevolezza del ritorno di sua figlia: “Ho pianto, e lei mi ha detto ‘papa’, non piangere, è finito un incubo che è durato tantissimo tempo“.

La reporter è scesa dall’aereo correndo, con un sorriso di sollievo sul volto. Pantaloni e maglia nera, un Barbour, e gli occhiali da sole al collo, Cecilia Sala è tornata finalmente in Italia e non solo la sua famiglia ha potuto tirare un sospiro di sollievo.

L’annuncio della liberazione di Sala

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato la liberazione ufficiale della reporter italiana Cecilia Sala, in carcere a Teheran dallo scorso 19 dicembre. La giornalistaè tornata con un aereo della Presidenza del Consiglio, atterrato ora all’aeroporto di Ciampino, a Roma.

Secondo quanto appreso, il direttore dell’Aisi, Giovanni Caravelli, è andato personalmente a Teheran per organizzare il ritorno di Cecilia Sala, e si trova ora in volo con lei sullo stesso aereo. Il Procuratore di Milano, Francesca Nanni, ha sostenuto di provare “una grande soddisfazione” per la liberazione avvenuta ma di non avere alcun tipo di novità sul caso di Mohammed Abedini, l’ingegnere iraniano detenuto nel carcere di Milano perché ricercato dagli Usa. Ad accogliere la cronista a Ciampino ci sarà anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, insieme a fotografi e giornalisti in attesa all’esterno dell’area riservata all’Aviazione Generale.

Bentornata a casa, Cecilia. Grazie alle autorità Italiane per aver lavorato senza sosta per riportare Cecilia dalla sua famiglia“, ha dichiarato Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, commentando la notizia della liberazione.

La reazione della politica italiana

Il premier ha voluto esprimere gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di  riabbracciare i suoi familiari e colleghi“. La nota pubblicata da Palazzo Chigi conferma che Meloni ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta a pochi minuti dalla conferma della liberazione. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha pubblicato un Tweet su X con poche ma sentite parole: “Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia Sala sta tornando a casa!“.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha elogiato “l’immenso lavoro” del Presidente del Consiglio e di “tutta la squadra d’Italia“, ovvero il ministro degli Esteri, il sottosegretario Alfredo Mantovano, la Farnesina, Palazzo Chigi e i servizi segreti. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha definito la liberazione di Cecilia Sala “un sollievo” e un motivo di gioia. “Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in  questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato“, ha continuato il volto dei democratici.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha definito la liberazione della giornalista come “la notizia più bella“, prima di ringraziare il governo e i servizi per il lavoro svolto.

Le reazioni dei famigliari di Cecilia Sala

Immediate anche le reazioni dei famigliari della reporter italiana. “Sono orgoglioso di lei“, ha dichiarato Renato Sala, padre di Cecilia, aggiungendo: “Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale“. Il compagno ha invece sostenuto di essere riuscito a sentirla e che questa le ha detto di essere “emozionata e contentissima“, per poi aggiungere: “Ci vediamo tra poco“.

Il caso Cecilia Sala

La giornalista freelance, collaboratrice de Il Foglio e di Chora Media, era partita per Teheran lo scorso dicembre con un visto giornalistico e avrebbe dovuto far ritorno in Italia lo scorso 21 dicembre. Due giorni prima della partenza, la reporter è stata però arrestata mentre si trovava nel suo hotel ed è stata trasferita nel carcere di Evin, senza che potesse avvisare l’Italia. Grazie ad una telefonata a sua madre, Sala ha quindi reso nota la sua situazione e in poco tempo il governo italiano ha dato inizio ai processi che avrebbero poi portato alla sua liberazione.

L’Iran, dopo diversi giorni, ha chiarito che il motivo dell’arresto era legato al mancato rispetto delle leggi islamiche da parte della reporter. Nel frattempo in Italia, è divenuta conosciuta la carcerazione dell’ingegnere iraniano Mohammed Abedini Najafalbadi, arrestato a Milano Malpensa perché ricercato dagli Usa. Si è quindi in poco tempo diffusa la teoria dell’intrigo internazionale, secondo cui l’Iran avrebbe arrestato Cecilia Sala per utilizzarla come moneta di scambio per ottenere la liberazione dell’ingegnere.

L’Iran ha negato la possibilità e nel frattempo la famiglia Sala ha chiesto il silenzio stampa a causa delle conseguenze che le indiscrezioni rilasciate dai media internazionali avrebbero potuto avere sul caso. A distanza di pochi giorni e il giorno seguente alle comunicazioni del sottosegretario Alfredo Mantovano in Parlamento, Cecilia Sala è stata quindi rilasciata.

++Articolo in aggiornamento++

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