Prezzo del gas, Pichetto pronto all’asse con Berlino: cosa prevede e quali sono i guadagni

Il ministro ha annunciato una nuova infrastruttura, il South Corridor, ovvero un corridoio lungo 3500 chilometri che permetterà all'idrogeno africano di arrivare in Italia e poi in Germania e Austria

Redazione
5 Min di lettura

L’Italia è pronta ad intervenire per cercare di porre un freno all’innalzamento dei prezzi in bolletta, causato dal mancato rinnovo dell’accordo sul passaggio del gas russo nei metanodotti di Kiev. Lo ha confermato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che ha annunciato un nuovo accordo tra il nostro Paese e la Germania per diminuire i prezzi del gas, grazie agli approvvigionamenti dall’Africa.

Voglio garantire un futuro ai miei nipoti“, ha sostenuto il ministro, spiegando che l’accordo si delineerà nel corso di un incontro con il vicecancelliere tedesco Robert Haebeck il prossimo 21 gennaio. Si tratta della possibilità di inaugurare una nuova infrastruttura, il South Corridor, ovvero un corridoio lungo 3500 chilometri che permetterà all’idrogeno africano di arrivare in Italia e poi in Germania e Austria. Un piano a lungo termine, perché questa risorsa africana sarà disponibile solo tra qualche anno, ma che apre anche ad altre trattative con i Paesi europei.

Uno degli obiettivi che si è infatti posto Pichetto Fratin è quello di giungere alla creazione di un nuovo price cap per il gas, ovvero un tetto che permetta ai Paesi Ue di non essere travolti da aumenti troppo sconvolgenti. Non è da trascurare, poi, l’apporto dell’energia nucleare che in Italia potrebbe essere fondamentale per l’abbassamento dei prezzi dell’energia, che al momento non sono affatto competitivi. Su questo piano, poi, il ministro starebbe riflettendo anche sulla possibilità di disaccoppiare il prezzo del gas da quello dell’energia elettrica.

Pichetto: “L’Europa deve essere pronta a rispondere alla speculazione finanziaria

Pichetto Fratin ha voluto sottolineare che sul tetto del gas è possibile che l’Europa incappi su una speculazione finanziaria che può ovviamente “danneggiare il mercato“, oltre ad avere “gravi ricedute sulle bollette“. Per questo è necessario che l’Ue si prepari a questa possibilità, visto che negli ultimi mesi si è già assistito a quella che può essere definita una speculazione fisiologica, a causa delle posizioni chiuse alla fine del 2024, in concomitanza con l’annuncio del mancato rinnovo dell’accordo tra Russia e Ucraina.

Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto sul nucleare
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto sul nucleare

L’Europa, nel caso in cui si arrivasse a prezzi di 80-90 euro al Mwh, deve essere pronta a rispondere“, ha dichiarato il ministro, spiegando che al momento non è possibile parlare dell’individuazione di un prezzo da fissare, ma della creazione “di un meccanismo stabile contro le speculazioni“. Una sorta di preparazione nel caso in cui la questione dovesse aggravarsi e non necessaria, quindi, a risolvere le problematiche odierne.

Invece, per quanto riguarda la separazione delle bollette di luce e gas, Pichetto Fratin sembra avere le idee ancora più chiare. “Questo non può essere uno schema solo italiano, perché farlo solo in Italia farebbe pagare agli italiani le bollette degli altri“, per questo il metodo deve essere cambiato ora, trovando nuove convergenze con gli altri Paesi, compresi quelle che hanno ideologie diverse. “Sarà un grande sforzo, ma credo che vada fatto, come ha scritto anche Draghi nel suo rapporto“, ha continuato Pichetto.

Pichetto: “Gli italiani devono sapere che il nucleare di oggi è diverso da quello di ieri

Parlando poi del possibile ritorno del nucleare in Italia, Pichetto Fratin ha sottolineato che al momento nel disegno di legge delega sull’argomento sono presenti le indicazioni per la ricerca e le deleghe per predisporre le modalità di attivazione dei nuovi reattori. Sulla possibile reazione degli italiani, poi, il ministro non avrebbe dubbi: “Il nostro dovere oggi è spiegare agli italiani che non parliamo più delle grandi centrali prima e seconda generazione, ma di strutture diverse e migliori” sia dal punto di vista dell’offerta dell’energia, della sicurezza e dei rifiuti.

Tra pochi anni l’Italia potrà fare scelte nuove“, ha chiarito Pichetto Fratin, sottolineando però che a breve termine il fattore fondamentale è permettere ai cittadini di compiere scelte informate. “Il nuovo nucleare è molto diverso dal vecchio“, ha concluso Pichetto, mostrando tutte le sue speranze sulla questione.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo