Durante il concerto diretto da Riccardo Muti al Senato, un episodio ha spezzato l’atmosfera: il suono di un cellulare ha distratto tutti i presenti, suscitando l’irritazione del maestro. Visibilmente infastidito, Muti ha reagito con alcune frasi in dialetto napoletano, esclamando: “E stutatelo ‘sto telefono!” – ovvero, “Spegnete quel telefono!”.
Il celebre direttore d’orchestra non ha nascosto il suo disappunto, sottolineando come, anche in un contesto istituzionale così solenne, i presenti non abbiano prestato attenzione al semplice gesto di silenziare il proprio dispositivo.
Non è la prima volta: il rispetto per il silenzio nei concerti
Purtroppo, episodi simili non sono nuovi per Muti, che spesso si è trovato a interrompere le sue esibizioni a causa di suonerie inopportune. Al Senato, l’incidente è stato aggravato da un ulteriore segnale di scarso rispetto: un senatore è stato sorpreso a seguire una partita di calcio sul telefono, anziché lasciarsi trasportare dalla musica dell’orchestra.
Rivolgendosi al pubblico con fermezza, Muti ha rimproverato: “Signori, io mi impegno per regalarvi un buon concerto, ma voi non siete rispettosi del mio lavoro”. L’interruzione ha compromesso la magia che il maestro e i musicisti stavano cercando di creare, un problema che Muti ha già evidenziato più volte nel corso della sua carriera.
Riccardo Muti contro la dipendenza dagli smartphone
Il direttore ha colto l’occasione per denunciare una questione che, a suo avviso, riflette un problema più ampio: l’incapacità di separarsi dal telefono, anche in contesti culturali e istituzionali dove il rispetto dovrebbe essere una priorità.
Il fenomeno non riguarda solo la musica classica, ma anche teatri e cinema, dove spesso il bagliore di uno smartphone o una suoneria inopportuna distraggono il pubblico. Un episodio simile è accaduto recentemente durante una rappresentazione teatrale di Silvio Orlando, che si è alterato per lo stesso motivo.
Forse non possiamo più fare a meno del telefono, ma basterebbe un po’ più di attenzione per evitare di disturbare chi, con passione e dedizione, cerca di regalarci momenti di arte e bellezza.
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