Una donna di 46 anni si è spacciata per badante a Vicenza, dove è stata accusata di aver ucciso un’anziana e tentato l’omicidio di altre 4 persone. Infatti, si tratterebbe di altre 3 morti sospette oltre all’assassinio dell’81enne Imelda Stevan, per il quale è finita in carcere Paola Pettinà.
La donna, dopo essersi finta una operatrice sociosanitaria e aver offerto disponibilità per assistenza domiciliare, avrebbe intossicato con dosi letali di farmaci gli anziani di cui si occupava. I carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno condotto indagini per 9 lunghi mesi, dopo le quali è scattato l’arresto della finta badante killer Paola Pettinà, attualmente senza dimora e che vive con un compagno nel padovano.
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Stando a quanto emerge dalle dichiarazioni rilasciate dai Carabinieri, sembrerebbe che la finta badante killer faceva finire gli anziani in uno stato di semi incoscienza, somministrando alle persone che assisteva un mix di Tavor, Xanax e Lorazepam in massicce dosi. Uno stato psicofisico che nel caso di Imelda Stevan ha portato al decesso dell’intossicata. Oltre che per i tre nuovi episodi, che porterebbero a 4 il computo degli omicidi, la 46enne è indagata anche per 5 altri tentati omicidi tra cui quello dell’ex compagno.
Pettinà, che si faceva chiamare “Paolina” millantando esperienze da infermiera in alcuni ospedali vicentini, per procurarsi i medicinali ad azione neurodepressoria, si presentava nelle farmacie provvista di fotocopie di ricette in bianco, assicurando di possedere le prescrizioni originali a casa. Questo dettaglio, non indifferente, è emerso dagli ultimi aggiornamenti delle indagini condotte. Difatti, i Carabinieri hanno controllato 25 farmacie accertando che la 46enne aveva acquistato 272 confezioni di Xanax nell’arco di pochissimi mesi.
Vicenza, la prima denuncia
La prima denuncia alla finta badante killer era giunta alla stazione di Breganze, in provincia di Vicenza, nel 2022, quasi in contemporanea della morta di un’anziana del posto e il drastico peggioramento delle condizioni di salute di una coppia assistita a domicilio dalla stessa donna. Pettinà non aveva alcun titolo per assistere gli anziani, infatti, prima del 2022, era titolare di una profumeria a Vicenza e prima ancora lavorava come commessa.
Tutti gli anziani coinvolti nei terribili avvelenamenti della donna, sono finiti al pronto soccorso presentando i medesimi sintomi non dovuti alle malattie da cui sono affetti. Tra questi, torpore, stordimento, disartria, difficoltà a stare in piedi.
La finta badante killer da Vicenza sarebbe dunque accusata di omicidio aggravato, quadruplo tentato omicidio, autoriciclaggio e spaccio di medicinali.
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