Edoardo Vianello, celebre cantautore italiano e autore di enormi successi musicali, ha partecipato recentemente all’evento Atreju, dove ha ricevuto un premio per la sua carriera. In quell’occasione, l’artista ha dichiarato di essere “di destra da sempre“.
Nel corso della manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia, Vianello ha ricordato che suo padre, Alberto, era fascista e ha menzionato di guardare occasionalmente le foto in cui il genitore era abbigliato dalla camicia nera, non dimenticando che sia stato un “grande poeta futurista, pubblicato da Marinetti“.
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Vianello, inoltre, ha affrontato le critiche ricevute per alcune sue canzoni, specialmente per la cosiddetta n-word ne I Watussi. Nonostante ciò, l’interprete di Tremarella ha sempre difeso il suo repertorio e ha affermato che continuerà a cantare i suoi pezzi così come sono perché non li ha mai considerati offensivi.
Edoardo Vianello “di destra da sempre“: le dichiarazioni
Il creatore di Guarda come dondolo, stando a quanto riporta Il Corriere della Sera, ha ammesso: “Sono stato sempre di destra e sono contento che la mia parte politica riconosca il mio talento“. Per quanto concerne, invece, la Premier Giorgia Meloni, ha asserito che si tratta di “una donna attiva e volitiva, ostacolata in tutti i modi“, ma che comunque riuscirà ad affermarsi.
In merito al mondo dello spettacolo, ha osservato che non pochi volti famosi si siano schierati prima a sinistra e poi a destra per convenienza, perché “le cose cambiano“. Mentre, esprimendosi sulle sue preferenze politiche, ha detto: “Sempre Berlusconi. Mi piacevano De Gasperi, Malagodi ma anche Berlinguer. Apprezzavo l’ironia e il sarcasmo di Andreotti. Almirante era un abile oratore ma troppo di destra per me. Io non sono fascista, sono un liberale, ma chiedere a qualcuno di definirsi antifascista è un tentativo di demonizzazione. Conta il comportamento“.
Parlando del suo lavoro, invece, ha sottolineato che il suo messaggio non è mai politico e che non ha mai utilizzato i suoi tormentoni al di fuori del divertimento, spiegando: “Le idee politiche sono personali e mai le ho inserite in repertorio“.
Queste dichiarazioni evidenziano un cambiamento nel mondo artistico, dove sempre più figure pubbliche si sentono libere di esprimere le proprie opinioni politiche.
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