Sotto gli sfarzi dorati dell’Eliseo, il presidente del gruppo Stellantis, John Elkann, ha incontrato Emmanuel Macron per ribadire il solido impegno dell’azienda in Francia. Un colloquio cruciale, avvenuto a due settimane dalle dimissioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares, con il suo successore atteso pe la primavera.
L’Eliseo ha reso noto l’incontro, sottolineando che il nipote di Gianni Agnelli ha confermato l’intenzione di sostenere gli stabilimenti francesi Stellantis, nonché lo sviluppo di nuovi progetti. Tra le novità già rilevanti figura l’investimento nella gigafactory di Billy-Berclau, nel nord della Francia, dedicata alla produzione di batterie elettriche. L’infrastruttura, realizzata con la joint venture Automotive Cells Company (Acc) insieme a Mercedes e TotalEnergies, ha recentemente ricevuto un importante finanziamento bancario.
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Stellantis, che i Francia conta 12 siti produttivi e 42 mila dipendenti, si trova a gestire un contesto europeo complicato, caratterizzato da forti contrazioni della domanda e una riduzione del 20% della produzione, misura che ha destato preoccupazione tra i sindacati, soprattutto per i siti Pissy e Douvrin.
Macron, durante l’incontro, ha ribadito l’importanza strategica di Stellantis per l’economia francese, in un momento di trasformazione della filiera automobilistica. La reindustrializzazione è infatti un dossier strategico per l’Eliseo, e il gruppo franco-italiano gioca un ruolo chiave nella transizione verso una mobilità sostenibile.
Il colloquio tra Elkann e Macron precede un altro step decisivo: il tavolo Stellantis convocato oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Il governo italiano, con i ministri Adolfo Urso, Giancarlo Giorgetti e Marina Calderone, affronterà il rilancio del comparto automotive nazionale, duramente colpito dai recenti tagli ai fondi di settore.
Jean-Philippe Imparato, responsabile Stellantis per l’Europa, porterà al tavolo proposte per valorizzare gli stabilimenti italiani. Tra i piani anticipati: nuovi modelli ibridi e la centralità di Atessa per i veicoli commerciali, oltre al lancio della nuova generazione della Fiat 500 elettrica prevista per il 2025. Si parla anche dell’assegnazione agli impianti di Cassino e Melfi della piattaforma Small per le city car, con l’Italia in competizione con altri poli europei.
In parallelo, Elkann ha tracciato il bilancio di un anno positivo per Ferrari, di cui è presidente. Nel tradizionale discorso di fine anno, ha sottolineato i risultati finanziari eccellenti e la crescita del marchio. Ma lo sguardo è rivolto soprattutto al futuro: nel 2025 è previsto il debutto della prima Ferrari elettrica, evento che segnerà un nuovo capitolo nella storia del Cavallino Rampante.
Elkann ha concluso anticipando che, nella seconda metà del 2025, Ferrari presenterà un nuovo piano strategico orientato all’innovazione, all’esclusività e alla sostenibilità: “Stiamo lavorando per raggiungere la carbon neutrality, continuando a offrire eccellenza e innovazione in ogni aspetto della nostra produzione”.
In un settore in rapida evoluzione, Stellantis e Ferrari rappresentano due volti della trasformazione industriale. Da un lato, l’impegno nel mercati consolidati e nelle nuove tecnologie; dall’altro, la sfida di mantenere un equilibrio tra sostenibilità e tradizione, in una corsa verso l’eccellenza che coinvolge tanto la Francia quanto l’Italia.
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