Russia, Medvedev: “Kirillov obiettivo legittimo? Allora lo sono anche i funzionari Nato”

Un cittadino uzbeko è stato arrestato con l'accusa di essere il responsabile dell'omicidio di Kirillov; l'uomo avrebbe sostenuto di essere stato assoldato dai servizi speciali ucraini e di aver ricevuto 100mila dollari per portare a termine la missione

Redazione
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Un cittadino uzbeko è stato arrestato con l’accusa di essere il responsabile dell’attentato che ieri ha portato alla morte di Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica della Forze armate russe, e del suo assistente. La notizia è stata confermata dal Comitato investigativo russo, secondo cui, inoltre, il soggetto sarebbe stato reclutato dai servizi speciali ucraini.

L’uomo avrebbe affermato di essere stato reclutato dai servizi speciali ucraini con l’ordine di arrivare a Mosca e posizionare il potente ordigno esplosivo artigianale nelle vicinanze della residenza del generale. All’uzbeko erano stati promessi 100mila dollari e un viaggio in uno dei Paesi dell’Ue, tutto a spese dei servizi speciali ucraini. L’uomo, ora, potrebbe rischiare una condanna all’ergastolo. “I dipendenti dei servizi speciali ucraini coinvolti nell’organizzazione dell’attacco terroristico verranno trovati e  riceveranno una meritata punizione“, ha dichiarato il Comitato investigativo russo.

L’ex presidente russo, Dmitri Medvedev, ha risposto duramente all’articolo del The Times che definiva il generale Igor Kirillov un obiettivo legittimo da eliminare per l’Ucraina, sostenendo che, secondo questo ragionamento, per la Russia dovrebbero essere tali anche i funzionari della Nato. Medvedev ha poi dichiarato che è “impossibile ignorare la pubblicazione del Times“, perché “i bastardi in un editoriale hanno definito l’attacco terroristico contro Kirillov e il suo assistente un atto di difesa legittimo“.

L’attentato al generale Kirillov

Un ordigno posizionato su un monopattino elettrico, di fronte ad un edificio residenziale, ha ucciso il generale Igor Kirillov e il suo assistente. L’attentato è avvenuto ieri in viale Ryazansky, nella capitale del Paese, nel mezzo di un centro cittadino. La notizia è stata confermata dalla portavoce del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko, che ha poi annunciato l’apertura di un’indagine penale sull’attacco, così da comprendere le responsabilità dell’accaduto.

Sulla testata Ukrainska Pravda sono presenti alcune foto del luogo dell’attentato, dove è possibile vedere un monopattino elettrico tra le macerie dell’edificio colpito e un’immagine in cui si vedono due persone a terra, vicino a un’auto con il parabrezza infranto. Sembrerebbe che l’ordigno piazzato sullo scooter elettrico fosse di natura artigianale.

Il generale Kirillov era stato già sanzionato nel 2017 dal Regno Unito per aver dispiegato barbare armi  chimiche in Ucraina” e il suo assassinio ha seguito di poche ore l’annuncio dell’intelligence militare di Kiev che lo accusava di aver ordinato l’utilizzo di armi chimiche contro le difese ucraine.

Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha annunciato che la Russia sarebbe intenzionata a mettere in atto una vendetta contro l’Ucraina, accusata di aver ordito l’attentato ai danni del generale Kirillov. Lo riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti, che ha pubblicato anche una dura dichiarazione del vicepresidente russo: “Rendendosi conto dell’inevitabilità della sua sconfitta militare, Kiev lancia attacchi codardi e spregevoli in città pacifiche“.

(Articolo in aggiornamento)

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