Roma Termini, prima stazione italiana in 5G

In vista del Giubileo, l'idea è quella di far diventare la Capitale una vera e propria smart city, una città intelligente

Redazione
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Roma Termini, una delle più grandi stazioni ferroviarie italiane, ha deciso di distinguersi dalle altre. Come? Offrendo le modernissime connessioni 5G, nettamente più stabili e veloci. Tutto ciò è un beneficio per le oltre 450mila persone che, ogni giorno, frequentano il luogo. Questo importante traguardo è stato reso possibile con l’attivazione del sistema DAS (Distributed Antenna System).

Questo progetto ha lo scopo di ottimizzare la ricezione dei segnali degli operatori di telecomunicazione, potenziando la connessione di rete mobile e migliorando l’esperienza degli utenti su smartphone, tablet e PC. Per cui, la tappa romana non è solamente ricettacolo di brutte notizie, come la rapina alla ragazza che attendeva il bus a inizio anno.

Roma Termini, la novità del 5G

L’impianto copre un’area di 115.000 metri quadrati solo all’interno. Da ciò che si apprende, la copertura è garantita da 125 micro-antenne e 8 chilometri di fibra ottica, assicurando la massima performance dei segnali 5G.

Stando alle affermazioni degli esperti, il programma è stato creato anche in vista del Giubileo. Oltre alle importanti misure di sicurezza per l’Anno Santo, attraverso l’attuazione di questo piano tecnologico, l’idea fondamentale sarebbe quella di trasformare la Capitale in una smart city, una città intelligente.

Roma Termini si aggiunge alla lista delle stazioni ferroviarie già dotate del sistema DAS. Tra queste figurano Roma Tiburtina, Napoli Centrale, Verona Porta Nuova, Torino Porta Nuova, Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia. L’implementazione, invece, è in corso presso Bologna Centrale e Firenze Santa Maria Novella.

Il CeO ad interim di un noto operatore telefonico ha dichiarato: “Le stazioni ferroviarie non sono più semplicemente luoghi di transito, ma veri e propri hub di connessione e innovazione. Investire in tecnologie avanzate come il 5G significa trasformare questi spazi in motori di sviluppo per le smart cities“.

Quindi, questo nuovo proposito non solo migliora l’esperienza dei viaggiatori, ma rappresenta un ulteriore passo verso una mobilità più efficiente e connessa, rispondendo alle esigenze di oggi e alle sfide di domani.

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